Champions League
Champions League, Galatasaray-Manchester United 1-0: top Yilmaz, flop Carrick. Le pagelle

ISTANBUL, 20 NOVEMBRE – Il Galatasaray in casa non poteva fallire contro uno United già soddisfatto e sazio da questa fase a gironi di Champions League. E così è stato: dominando per gran parte del match, i turchi alla fine si portano a casa i meritati tre punti, sbloccando il risultato grazie ad una rete di Yilmaz in avvio di ripresa. Giocando in casa e approfittando di un Manchester disposto in campo con le seconde linee, il Galatasaray aveva una ghiotta occasione per poter continuare a portare avanti la sfida col Cluj per il secondo posto nel girone, e senza sbavature porta a termine un compito di certo non facile, quello di battere gli uomini di Sir Alex Ferguson – seppur essi non siano i titolarissimi del campionato.
PRESENTAZIONE E FORMAZIONI – Già matematicamente qualificato alla fase eliminatoria di questa Champions League, e per giunta anche da prima classificata, lo United si può permettere di fare ampio turn over, schierando in campo numerose secondo linee: dal portiere (Lindegaard al posto di De Gea) all attacco (dove giocano infatti Hernandez e Welbeck con RVP e Rooney che rimangono a riposo), passando per difesa e centrocampo (in campo i giovani Buttner e Powell; da segnalare il ritorno in campo dopo tanti mesi dello scozzese Darren Fletcher), Ferguson tiene i titolari caldi per la sfida interna di campionato con il QPR. Dall’altra parte, un Galatasaray che aspetta i Red Devils nel clima infuocato della Turk Telekom Arena e che, approfittando anche del sostegno tra le mure amiche, vuole e deve ottenere tre punti importanti nella corsa al secondo posto, giocandosi l’ultima piazza disponibile per l’accesso agli ottavi col Cluj (a pari punti coi turchi, 4) e col Braga (3 punti), schierando dunque la miglior formazione disponibile: Elmander e Burak Ylmaz (ex Trabzonspor, in estate obbiettivo di mercato della Lazio) giocheranno davanti, mentre a centrocampo attenzione a Felipe Melo e all’ex Liverpool Albert Riera.
LA PARTITA – A dettar dominio per tutta la partita è la formazione turca, che deve fare la gara su uno United che non ha nulla da perdere e che quindi non ha alcuna intenzione di accelerare i ritmi della sfida. Ne approfitta l’avversario, ovviamente molto più affamato dei tre punti di quanto non possano esserlo i Red Devils: le occasioni fioccano solo presso la zona di campo difesa da Lindegaard, che si deve spesso disimpegnare superandosi per non far crollare subito sotto gli assalti turchi questa versione ‘alternativa’ del Manchester. Specialmente Ylmaz ha più e più occasioni di portare il Galatasaray il vantaggio: prima di testa ad un passo dalla porta al 20esimo, poi qualche minuto più tardi ancora con uno stacco aereo sugli sviluppi di un calcio piazzato, il Galatasaray mette da subito lo United alle strette. Alla mezz’ora furiose proteste da parte dei turchi verso l’arbitraggio per via di un netto fallo in area da parte di Phil Jones per il quale l’arbitro ha deciso di non intervenire: il rigore sembrava in effetti esserci, potendo quindi parlare di una netta svista da parte della terna arbitrale. In una sola occasione lo United riesce ad uscir la testa e affacciarsi nell’area avversaria, con una gran conclusione del classe ’94 Powell il cui gran tiro si stampa solo sulla traversa. Ma in avvio di ripresa ecco che viene capitalizzato il dominio dei turchi grazie alla rete sempre del solito Ylmaz che, sempre di testa, sigla il suo quinto gol nell’edizione di Champions di quest’anno. Allora il Manchester prova a reagire più per orgoglio che per il risultato, andando vicino al gol del pareggio pochi minuti dopo essere passati sotto grazie ad una ripartenza, alla fine della quale Welbeck mette Hernandez di fronte al portiere; il messicano, però, spreca clamorosamente davanti all’ex laziale Muslera. Di li in poi il ritmo della partita si abbassa notevolmente, con le due squadre che non hanno più interesse a spingere, rendendo di fatto la mezz’ora di gioco rimanente abbastanza noiosa: da segnalare solo una gran traversa presa da Haltintop e gli ingressi in campo per lo United, oltre di Young e del giovane King, di Federico Macheda. Senza altre emozioni ci si avvia verso il finale di gara: 1-0 per i turchi, che ottengono dalla partita odierna 3 punti fondamentali, ma decisamente regalati da uno United con poca voglia di impegnarsi per ottenere un risultato, quello della qualificazione, ormai già acquisito. 3 punti fondamentali, come detto, per i turchi, che ora per il discorso qualificazione se la vedranno testa a testa coi rumeni del Cluj, usciti vincitori (3-1 il risultato finale) dalla difficile sfida col Braga.
TOP GALATASARAY – YILMAZ – Un attaccante completo, che sa sostenere, volendo, anche reparto da solo: è dalla sua testa che nascono le occasioni più importanti per i suoi, così come dalla sua testa arriva il gol che deciderà poi le sorti dell’incontro. Lotito si starà sicuramente mangiando le mani
TOP MANCHESTER UNITED – LINDEGAARD – Tiene a galla i Red Devils, chiudendo i suoi in trincea per difendersi dagli assalti quasi vandalistici dei turchi. Poco può sulla rete di Yilmaz, ma alcuni suoi interventi sono stati davvero decisivi per non far fare a questo United rimaneggiato una brutta figura.
FLOP GALATASARAY – ELMANDER – Oscurato dalla luce emanata dal suo compagno di reparto, lo svedese Ex Bolton combina davvero poco, e viene sostituito ad inizio ripresa; da lui ci si poteva sicuramente aspettare di più.
FLOP MANCHESTER UNITED – CARRICK – In un ruolo propriamente non suo (difensore nato centrocampista) non riesce ad esprimere le sue qualità di regista al meglio: forse serviva un altro tipo di difensore a Ferguson per reggere agli attacchi del Galatasaray.
TABELLINO – GALATASARAY 1 (56’ Yilmaz) – 0 MANCHESTER UNITED
Manchester United (4-4-2): Liindegaard, Rafael, Jones, Büttner, Anderson, Carrick, Cleverley, D.Fletcher, Powell; Hernández, Welbeck
Galatasaray (4-4-2): Muslera; Nounkeu, Semih Kaya, Eboué, Hamit Altıntop; Selçuk İnan, Felipe Melo, Riera, Amrabat; Elmander, Burak Yılmaz.
A cura di Giovanni Nolè
