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Le pagelle del Direttore. Intervista esclusiva a Xavier Jacobelli

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Xavier Jacobelli direttore di Calciomercato.com

FIRENZE, 19 NOVEMBRE – In esclusiva per SportCafe24, Xavier Jacobelli, direttore di Quotidiano.net e di Calciomercato.com, si è gentilmente concesso alle nostre domande. Tanti gli argomenti trattati con il nostro ospite dall’inevitabile domanda sul fantomatico top-player per la Juve, passando a parlare della sua squadra, l’Atalanta. Abbiamo trattato anche la vicenda Cavani, il modo di giocare dei viola con Montella, la crisi del Milan, insomma tutti i temi caldi del nostro campionato.

1) Pensa che la Juventus possa ripetere la stagione dello scorso anno oppure sia necessario qualche top player ?

Innanzitutto noi stiamo portando avanti una campagna che ci ha dato grandi soddisfazioni per abolire l’uso della parola top player, dal momento che la lingua italiana è bella e facilmente capibile, possiamo parlare di grande attaccante che garantisca alla Juve e non solo 10/15 reti a stagione. Per quanto mi riguarda la Juventus non è riuscita a trovare il grande giocatore a causa degli elevati prezzi e questo gli ha permesso di non cadere in trappola; è anche vero che se a gennaio si presentasse una buona occasione la Juventus la sfrutterebbe. Il nome per l’attacco è quello di Llorente anche se credo non sia un giocatore per il quale valga la pena svenarsi.

2) Da chi ride a chi piange, cosa non funziona negli ingranaggi del Milan di Allegri e dove Galliani deve puntare per rafforzare il livello della squadra?

Bè la dirigenza rossonera ha “demolito” una squadra che in due anni aveva conquistato 162 punti. Ha venduto i veri senatori come Gattuso, Nesta, Ibrahimovic, Inzaghi e la lista è enorme, ma mi fermo per non suscitare ulteriore amarezza nei tifosi rossoneri, questi giocatori non sono stati sostituiti a dovere. Non si può aspettare che Allegri faccia i miracoli, nessuno li farebbe e chiunque troverebbe le stesse difficoltà del mister. Adesso per il Milan serve continuità di risultati e questo è difficile perché le squadre che va ad affrontare  Anderlecht e Juve metteranno a dura prova tutto il gruppo rossonero.

3) L’Inter invece con Stramaccioni si trova a meraviglia, qual è il segreto di questa squadra la forza del gruppo oppure l’impronta che è riuscita a dare il giovane tecnico?

Sicuramente il coraggio di Moratti è stato premiato nel promuovere un tecnico giovane come Stramaccioni che in questo inizio di stagione fra campionato e Europa League ha dimostrato di che pasta sia fatto e poi l’Inter ha iniziato a fare ciò che il Milan doveva fare un anno fa in modo graduale cioè cedere qualche veterano sostituendolo però con qualche giovane di classe e di talento. Credo che l’Inter possa lottare sia per lo scudetto sia per l’Europa League.


4) Sappiamo che lei è un grande appassionato  e segue da vicino l’Atalanta, è sorpreso da come sta andando la formazione di Colantuono?

No, soprattutto negli ultimi due anni l’Atalanta ha battuto record su record. In queste prime giornate  nel periodo in cui la formazione bergamasca subì tre sconfitte consecutive, la problematica maggiore erano gli infortuni di alcuni componenti fondamentali della squadra, adesso che hanno recuperato tutti e ad esempio Consigli, che per me è da nazionale, ha ritrovato fiducia. Ha riiniziato a segnare anche Denis seppur due goal regolari gli fossero stati annullati con la Samp e con la Roma, bene la fase difensiva con Raimondi e Manfredini e questo chiaramente non può che portare alla situazione in cui vediamo l’Atalanta in questo momento.

5) Un’altra grande sorpresa del campionato è sicuramente la Fiorentina, che voto da al modo di giocare dei viola e inoltre che rinforzi sul mercato vorrebbe vedere?

Il voto per i gigliati non può che essere dieci, alla società che ha tolto dal mercato Jovetic, a Pradè e Macia che hanno fatto un grande mercato acquistando diciotto giocatori, nove dei quali nell’ultima parte di mercato, e quindi a Montella che è stato ancora più bravo ad assemblarli e ad arrivare ai risultati tramite il bel gioco. Questa squadra ha enormi margini di miglioramento e come obiettivo deve porsi il terzo posto perché può permetterselo e può tornare in Europa.

6) Per quanto concerne il Napoli, pensa che questa squadra sia Cavani-dipendente, oppure il gruppo può sopperire alla mancanza del bomber uruguaiano?

Non può non essere Cavani dipendente dal momento che lo stesso ha segnato 80 goal in maglia partenopea e ha una media di realizzazione impressionante. E’ anche però il Napoli di Hamsik e di mister Mazzarri, può competere alla lotta al titolo con la Juve e se a Gennaio la dirigenza riesce a trovare un vice-Cavani questa squadra può davvero sognare.

7) Infine, una parola o un consiglio che si sente di dare ai giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo del giornalismo

Alla base di tutto c’è tanta passione, nonostante questo va riconosciuto che il momento non è dei migliori e il settore del giornalismo sta subendo la più grossa crisi economica degli ultimi trent’anni. Questo però non significa che non sia possibile far bene il mestiere del giornalista, il segreto è non fare il classico “copia-incolla” sulle notizie prese da Internet, ma ragionare e esporre con la propria testa la notizia da trattare.

A cura di Leonardo Andreini

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