Formula 1
F1, Gp Austin: Vettel e le Red Bull di un altro pianeta, ma Alonso c’è

AUSTIN, 16 SETTEMBRE – Inizia con la giornata di prove libere di oggi il weekend di F1 sul nuovo Circuit Of The Americas, il ‘Circuito delle Americhe’, di Austin, in Texas, nella penultima prova stagionale che precede l’ultimo GP dell’anno, quello brasiliano che si disputerà la settimana prossima. E nel ritorno in America, è il tedesco Sebastian Vettel su Red Bull, leader del campionato con 10 punti in più del suo rivale Fernando Alonso, a dominare e a lasciare il vuoto dietro di sé. I primi giri servono per prendere confidenza col nuovo tracciato, con le McLaren – specialmente con Hamilton – che inizialmente sono avanti con un tempo di 1’40’’ circa; il tedesco poi, però, si scatena, e con pochi giri realizza il tempo record di 1’38’’125, che rimarrà il miglior giro cronometrato nella prima sessione di prove; dietro di lui più distanziati il sopra citato Hamilton col tempo di 1’39”543 e il ferrarista Alonso, a 1’40”337; a poco più di due decimi di distanza l’altra McLaren (che, solo per l’occasione di questo gran premio, al posto dello sponsor Vodafone avrà lo sponsor Verizon –della quale la Vodafone è comunque proprietaria-) di Button, mentre seguono poi Massa (1’40”966) e la Force India del promettentissimo Hulkenberg (1’41”023). La musica non cambia nella seconda sessione di prove libere iniziata alle 20.00 italiane e finite alle 21.30: con meno della metà dei giri compiuti dal suo compagno di team (solo 17 giri a confronto dei 36 del ‘vicino’), Vettel migliora il suo tempo migliore delle prime prove libere e piazza un 1’37’’718 che permettono al tedesco due volte campione del mondo di aggiudicarsi anche questa seconda manche di prove. Dietro all’attuale leader della classifica iridata proprio il suo compagno di scuderia Webber, col tempo di 1’38’’475; in generale, con la pista gommata e un’approfondita conoscenza della pista, i tempi si abbassano sensibilmente rispetto alle prime prove del pomeriggio. La Ferrari da però un segnale forte alla Red Bull piazzando Alonso subito alle spalle di Webber (solo 13 millesimi di differenza tra il suo tempo migliore e quello di Webber), dimostrando che per le qualifiche c’è ed è pronta a combattere. Seguono ravvicinatissime le due McLaren di Hamilton e Button e la Ferrari di Massa.
THE AMERICAN DREAM – Un Vettel così mostruosamente veloce e sicuro fa decisamente paura: il fatto che abbia ‘pisolato’ per la maggior parte della seconda sessione di prove per poi fermare il cronometro dopo pochi giri lanciati sull’1’37’’ è un atto di potenza clamoroso nei confronti, in particolare, del suo avversario diretto al titolo, Fernando Alonso, che comunque non molla e dimostra di poter mantenere il passo. Ma non c’è da meravigliarsi che Vettel vada così bene in America: correre nel Nuovo Continente ha sempre significato eventi importanti della sua carriera da pilota. Infatti, proprio in America, nel circuito di Indianapolis, esordì per la prima volta in un GP di F1 nel 2007, sostituendo –da terzo pilota- in BMW Kubica, reduce da un grave incidente nel GP precedente in Canada; arrivando ottavo, divenne il pilota più giovane in assoluto (19 anni e 349 giorni) ad ottenere un punto in campionato. Inoltre, il GP che si disputerà questa domenica sarà il 100 GP ufficiale per il pilota tedesco. Insomma, l’America occupa un posto importante nel cuore del giovane pilota, che vede le stelle e le strisce spesso raffigurate nel suo destino. E chissà che, proprio in America, non possa arrivare il suo terzo mondiale consecutivo.
A cura di Giovanni Nolè
