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Cinema, Twilight & Breaking Dawn: l’ultimo capitolo della saga dark

NEW YORK, 16 NOVEMBRE – “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”. Questa è forse la frase che meglio può presentare la situazione di base dell’apprezzamento da parte del pubblico, non di quest’ultimo capitolo della fortunata saga di lupi e vampiri, ma della saga in generale. Raramente, infatti, si è assistito ad un divario così netto fra chi si è innamorato perdutamente delle vicende riguardanti Edward Cullen e la sua tormentata storia d’amore con Bella e chi invece proprio non li sopporta. Del discorso comunque, sia perché la maggior parte dei teenagers (femminili soprattutto) sono facilmente impressionabili, sia perché da sempre la maggior parte di coloro i quali si sono posti contro l’avvento di Twilight è stato condizionato da uno stato di prevenzione, poco ci importa. Ai miei tempi ci si legava morbosamente agli Actions Movies di Stallone e ai capolavori in stile Scarface e Il Padrino, ma è innegabile che, mai quanto nel cinema, i tempi cambiano.
UNA NUOVA SPERANZA DI SALVEZZA – Il nostro lavoro è comunque quello di cercare di presentarvi un quadro davvero imparziale e oggettivo del nuovo film di Bill Condon. Per sua stessa ammissione, l’autrice Stephenie Meyer ha avuto la capacità di dar forma e corpo ad una storia poco ripetitiva, sagace, più introspettiva che fantasy e interessante sia dal punto di vista della trama che da quello stilistico, visto che oltre a toccare il consueto genere fantasy la storia tocca dei punti salienti dell’animo umano (o non umano che si preferisca). Detto ciò, naturalmente, proprio come nel caso di Harry Potter e i Doni della Morte o Kill Bill, Breaking Dawn Parte 2 non è altro che la seconda metà di un unico film se vogliamo e, pertanto, riprende proprio da dove abbiamo lasciato e cioè dall’imminente trasformazione di Bella, la protagonista femminile, da umana in vampiro.
CAST – Ovviamente figurano nuovamente, oltre ai soliti noti, Tayler Lautner nel ruolo di Jacob, il licantropo palestrato e probabilmente dopato, amico di Bella che in quest’ultima parte della storia si legherà in modo inscindibile alla figlia degli ormai due vampiri, Ashley Greene, Peter Facinelli ed Elizabeth Reaser, rispettivamente sorella, padre e madre adottivi di Edward. Oltre a loro, troviamo nuovamente l’attrice rivelazione Mackenzie Christine Foy, che impersona la figlia di Robert Pattinson e Kristen Stewart, che hanno deciso di chiamarla con comunissimo nome di Renesmee… (concedetecelo, ma che nome è?). L’uscita del film neanche a volerlo fare apposta, è prevista proprio per oggi nelle sale cinematografiche americane, il che lascia poco tempo sia per trovare i biglietti ed assistere alla prima del film, sia per trovare scuse varie ed evitare di accompagnare fidanzate e figlie varie, fortuna che non è capitata a noi italiani, dal momento che nelle nostre sale il film è stato distribuito 2 giorni fa.
TRAMA – Ironia a parte, torniamo a ripetere che la trama appare sostanzialmente accattivante almeno per quanto riguarda il romanzo. Tornano davanti alla cinepresa i Volturi, i caporioni dei vampiri, i cosidetti nobili dell’aldilà che non seguono la dieta “vegetariana” dei Cullen ma si nutrono di sangue umano e a quanto pare hanno il compito di vigilare sull’unica regola che vige fra i Vampiri : tenere segreta l’esistenza di queste creature agli umani. Per questo motivo ogni volta che lo ritengono necessario intervengono per punire i trasgressori o per porre fine a guerre tra vampiri troppo vistose. Difatti, questa è una di quelle circostanze. La figlia di Edward e Bella in realtà possiede caratteristiche diverse dai comuni vampiri, sebbene anche la madre, dopo essere stata trasformata in vampiro per salvarle la vita, abbia sviluppato caratteristiche insolite quale schermarsi dai poteri mentali di altre creature della notte. Tutto ciò porterà ad una inaspettata alleanza fra i Cullen, altri clan vampireschi e soprattutto i Licantropi fra cui Jacob avrà un ruolo fondamentale nella protezione della piccola, dal momento che il ragazzo sviluppa proprio alla nascita di quest’ultima un rapporto che va oltre la volontà e il diniego, chiamato Imprinting, una sorta di colpo di fulmine che dura in eterno e che non necessariamente si sviluppa fra compagni o amanti.
Come al solito ci fermiamo per quanto riguarda la trama per chi non gradisce sapere troppo, onde poter trarre la maggior suspance possibile dalla pellicola. Per ora limitiamoci a confermare che sebbene il divario fra amanti( e non ) della saga possa essere paragonato a quello fra umani e vampiri, non è impossibile, salvo paraocchi per presa di posizione, che si possa arrivare ad un punto di incontro circa la qualità del lavoro dei personaggi. Quello che a parer di molti è impossibile è accettare Robert Pattinson come nuovo sex-simbol…
Ad ogni modo come al solito… ci vediamo nelle sale.
Emidio di Pierro
