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Football

Pescara-Juventus 1-6: Vidal apre le danze, Quagliarella stratosferico. Le pagelle

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Fabio Quagliarella vicinissimo al ritorno alla Sampdoria.

 PESCARA

PERIN 5,5 – Prendere 6 gol nel giorno del proprio ventesimo compleanno non deve essere proprio il massimo. Non ci sentiamo di demonizzarlo però, perchè le sue colpe sono quasi inesistenti. Limita addirittura i danni con qualche buona parata. A fine gara Buffon va a consolarlo: il giovane talento apprezza, sebbene comprensibilmente giù di morale.

COSIC 4 – Giornata da dimenticare in fretta, gli attaccanti bianconeri lo saltano che è una bellezza.

BOCCHETTI 4 – Regolarmente travolto dall’avversario di turno.

CAPUANO 4 – Non tiene quasi mai la posizione, lasciando praterie a Giovinco, Vidal e Quagliarella. Dal 45′ CAPRARI 5 – Entra in una situazione pressochè compromessa, anche se c’è da dire che non fa molto per provare a raddrizzarla.

ZANON 4 – La cifra tecnica degli avversari è troppo superiore. E lui rincara la dose evitando di metterci la grinta necessaria. Spaesato.

NIELSEN 4 – Ridicolizzato da Pirlo e soci, serata no.

CASCIONE 6 – L’unico a tenere alta la bandiera. Segna un bel gol e ci mette sostanza.

QUINTERO 5 – Bello da vedere, elegante. Colpisce pure un palo. Tuttavia in fase d’interdizione non è pervenuto e la squadra ne risente, senza parlare del fatto che alla distanza cala vistosamente. Il futuro però è suo.

MODESTO 4 – Isla gli fa vedere i sorci verdi.

ABBRUSCATO 4,5 – Impegno encomiabile, ma nessuna azione degna di nota. Spuntato. Dal 64′ VUKUSIC 5 – Impalpabile.

JONATHAS 4,5 – Tanto fumo e poco arrosto. Ha movenze interessanti, ma è troppo narcisista per rendersi utile alla squadra in una serata cosi complicata. Fisico e tecnica ci sono, se migliora l’approccio mentale può diventare un ottimo giocatore. Dal 54′ WEISS 5 – Quando parte in velocità dà l’impressione di poter essere molto pericoloso. Bel giocatore in prospettiva, ma ancora ha tanta strada da percorrere davanti a se’.

All. STROPPA 4 – La scelta di continuare ad attaccare anche quando è sotto di 4 gol è un mix tra coraggio e presunzione. La sua squadra rischia un’imbarcata ancora peggiore, ma la Juve sazia ad un certo punto si accontenta ed abbassa i ritmi. Questa partita andava preparata meglio: la sconfitta poteva anche essere messa in preventivo, una debacle simile invece non giova assolutamente al morale. Per quanto riguarda la classifica invece, le preoccupazioni sono relative: il suo Pescara per adesso naviga ancora in acque abbastanza sicure. Ma serve un’inversione di tendenza ed un approccio più conservativo nei match con le big.

JUVENTUS

BUFFON 6 – Subisce un gol, peraltro non deve intervenire praticamente mai. Dopo la Champions League, seconda partita di fila da spettatore. A fine match gesto da grande campione: va ad abbracciare e rassicurare il baby Perin, sconsolato dopo i 6 gol subiti. Bravo.

CHIELLINI 6,5 – Limita bene e senza troppa fatica i vari Jonathas ed Abbruscato. Dal 64′ MARRONE 6 – Gestisce con sicurezza la mezz’ora finale.

BONUCCI 7 – Un baluardo insormontabile, gli attaccanti del Pescara non riescono mai a superarlo. Mette ordine, imposta il gioco e si concede anche qualche preziosismo. Sempre più sicuro, sempre più forte.

BARZAGLI 6,5 – Pochi pericoli, sostanzialmente la sua è una prova di ordinaria amministrazione. Serata abbastanza tranquilla affrontata con l’abituale autorevolezza.

ISLA 7,5 – Un tornado. Sulla fascia va che è una meraviglia e fa letteralmente impazzire i suoi dirimpettai. E’ quasi arrivato al top della forma: la Juve sta cominciando a  scoprire un giocatore importantissimo. Dal 59′ PADOIN 6 – Ha intelligenza tattica e voglia di fare, ma quando entra lui i compagni sono appagati e quindi si limita a svolgere diligentemente il compitino.

PIRLO 7 – Solita classe, soliti lanci, solita storia. Pirlo fa quel che vuole quando vuole, davanti all’inerme centrocampo del Pescara. Ritmi più bassi rispetto alle precedenti uscite ed un’ammonizione che gli farà saltare la Lazio. Avrebbe preferito esserci anche sabato prossimo, ma l’altro lato della medaglia è che da adesso in poi avrà 10 giorni per prepararsi alla fondamentale sfida col Chelsea.

MARCHISIO 7 – Corre e crea spazi nel primo tempo, con la consueta dose di tocchi vellutati dispensati qua e la’ per alleggerire la manovra. Nella ripresa si risparmia e va a passo di jogging.

VIDAL 7,5 – Quarto gol consecutivo, ottavo stagionale tra campionato e coppe: è lui il capocannoniere della Juve camaleontica. Apre le danze con il solito inserimento perfetto condito dal classico tiro chirurgico che s’infila nell’angolino. Corre per tre, è sempre nel vivo del gioco ed offre anche un bell’assist a Quagliarella, che ringrazia e trafigge Perin. Anche lui per larghi tratti della ripresa si limita al tiqui-taca. Ma nel complesso è l’ennesima prova di livello di un giocatore che fa della continuità di rendimento una delle sue armi più letali. Super.

ASAMOAH 7,5 – Devastante sulla fascia. Mangia l’erba e sgranocchia gli avversari come fossero patatine. Si concede anche il lusso di segnare un gol da cineteca in sforbiciata. Titanico.

GIOVINCO 7,5 – Dopo il gol col Nordsjaelland ci prende gusto e ne segna un altro, bellissimo, su assist di Quagliarella. Col bomber campano Seba si trova a meraviglia ed insieme i due regalano spettacolo, con rapidi scambi volanti e giocate d’alta scuola. E’ suo anche l’assist per il primo gol di Vidal, va vicino alla doppietta personale in varie occasioni senza riuscire nel suo intento. Qualità ad alta definizione. Dal 69′ BENDTNER 6 – Un po’ imballato nei movimenti, ma si sbatte come pochi. Non cerca con grande abnegazione il gol utile per sbloccarsi a livello psicologico.

QUAGLIARELLA 9 (IL MIGLIORE) – Tre gol, uno più bello dell’altro. E non è un eufemismo. Straordinari i primi due, messi a segno con tiri potenti e precisi sui quali Perin non può nulla. Addirittura sontuoso il terzo, realizzato in rovesciata su un cioccolatino di Pirlo direttamente da calcio d’angolo. Nel mezzo ci mette pure un assist da urlo per la rete di Giovinco. E prima ne aveva fatto un altro da pazzi, – anche se forse il suo obiettivo era tirare – di tacco, per il 3-1 di Asamoah. Segna con costanza, è arrivato alla media di un gol ogni 59 minuti giocati. Sta ripetendo le gesta della prima stagione bianconera, anzi: va addirittura meglio. Conte voleva un goleador? Molto probabilmente l’ha trovato. Stratosferico.

All. ALESSIO\CONTE 7,5 – La Juve ha ritrovato compattezza, bel gioco e fame. La sconfitta con l’Inter sembra aver fatto bene ad un gruppo che, nelle gare immediatamente precedenti a quella coi nerazzurri, dava l’impressione di credere di poter vincere le partite solanto con la presenza, per manifesta superiorità. La Juve è tornata bella ed operaia allo stesso tempo, e si è rimessa in testa che per vincere e convincere bisogna sudare. Dopo la scorpacciata di gol con le abbordabili Nordsjaelland e Pescara, però, arriva la prova del 9 con la Lazio prima e quella del 10 col Chelsea poi. Conte è pronto e preparato: si prospetta una settimana e mezzo di fuoco.

A cura di Vincenzo Galdieri 

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