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Liga, il Real Madrid non si ferma più: 4-0 al Saragozza
Pubblicato
8 anni fa|
MADRID, 3 NOVEMBRE – La sottilissima pioggia del Bernabeu irrora i sogni di gloria del Real. Con una prestazione di ordinaria straordinarietà i blancos si liberano dell’impaccio Saragozza e mantengono il Barcellona (ancora vittorioso) e l’Atletico nel mirino, per così dire. Partita concreta e priva di fronzoli come attualmente piace a Mourinho, difesa solida e attacco cinico. Higuain ancora in rete, in compagnia di Di Maria, Essien e Modric. Il campionato è ancora lungo, il Real conferma di esserci e di essere squadra con pochissimi punti deboli. Da segnalare l’ennesima partita da titolare di Essien, che ha solo bisogno di giocare per tornare quello che tempo fa impressionava la platea mondiale. Nota di merito per il Saragozza, che con coraggio ha giocato a viso aperto e nel secondo tempo ha impegnato i padroni di casa.
PREPARTITA – Mourinho di poche parole nella conferenza stampa della vigilia. Rispetto per l’avversario, anzitutto: “La chiave per vincere? Giocare bene. Il Saragozza sta facendo molti punti ed è una squadra competitiva, per batterlo dovremo giocare bene perché il Real quando non gioca bene non vince. Altre squadre quando non giocano bene vincono lo stesso, il Real no“. Per nulla preoccupato per le assenze di Khedira e Xabi Alonso data la ricca panchina, il portoghese liquida rapidamente l’argomento del ventilato passaggio al PSG suo e del connazionale Ronaldo: “Il Real è più importante di qualsiasi singolo“. Amen, Mourinho ha poca voglia di parlare e vorrebbe soltanto vincere l’ennesima partita, sperando in un passo falso delle più ostiche avversarie in classifica Barcellona (difficile che avvenga contro il Celta) e Atletico (temibile l’incrocio con il Valencia).
Ancor più lapidario il tecnico avversario Manolo Jimenez, che semplicemente dichiara che la squadra “manterrà il medesimo assetto” nel tentativo di far fronte, con un gioco corale, al gap tecnico individuale: “presi uno a uno sono decisamente migliori…“.
FORMAZIONI – Poche novità nel Real, con Higuain confermato in attacco dopo la doppietta di Maiorca, Arbeloa recuperato in difesa ed Essien che avanza a centrocampo nel suo ruolo naturale a sostituire Xabi Alonso accanto a Modric, che a sua volta rimpiazza l’infortunato Khedira. Albiol centrale al posto di Varane. Ci vuole coraggio per chiamarlo centrocampo di riserva, ma è la verità. Per il resto confermato l’undici di Maiorca, con Kakà che resta diligentemente seduto. Il Saragozza non cambia modulo né interpreti rispetto alle ultime apparizioni, con Helder Postiga unico riferimento in attacco. Non sembra profilarsi un gran pericolo per la difesa del Real, tra le migliori del campionato, dal momento che per il portoghese il gol non è davvero un compagno d’avventura. In generale il Saragozza è squadra che segna pochissimo (9 gol finora) e incassa troppe reti (11 il dato pre-Real), il che fa sembrare scontato l’esito del match.
LA PARTITA – Solita, immancabile fase di studio iniziale, poi apre le ostilità il Real, che sale come un’onda hawaiana e si infrange sulla difesa del Saragozza: Cristiano Ronaldo di testa al 13′ e al 17′ lancia chiari segnali, poi il Real concretizza: al 22′ Higuain ribadisce in rete sulla respinta di Roberto, bravo sul colpo di testa da corner di Albiol, dopo 2′ arriva il raddoppio ad opera di Di Maria, bravo e caparbio nel coronare un’azione personale concludendo una seconda volta a rete dopo la solita, inutile respinta di Roberto. Real avanti 2-0, un film già visto. Ronaldo si rende ancora pericoloso al 27′, poi è il Saragozza a provarci al 35′, ma Casillas si salva su Rodriguez. Finisce il primo tempo, il Saragozza non sfigura ma al solito mostra poco gli artigli, il Real conferma elevati standard realizzativi. Nel secondo tempo la partita si esprime in poco produttivi capovolgimenti di fronte, ci pensa però Rodriguez al 57′ a impensierire con un tiro a giro Casillas, molto bravo ad allungarsi con la mano di richiamo. Ancora Saragozza al 60′, ma Casillas respinge a terra un siluro dalla distanza di Montañés. Insistono gli ospiti, e stavolta vanno vicini al gol: gran tiro dalla trequarti di José Mari, traversa piena. Urge una sveglia per il Real, che sembra troppo rilassato in questa fase. Niente, il Saragozza insiste e al 68′ trova la rete con Postiga, lanciato sul filo del fuorigioco. Si alza la bandierina, gol annullato ma il replay da torto all’assistente. Entrano Benzema per un applaudito Higuain e Callejòn per l’ottimo Di Maria. Nel Saragozza esce l’attivissimo Victor Rodriguez per l’attaccante Alamo e poco dopo Postiga lascia spazio ad Aranda. Ora il Real non corre pericoli e con Ronaldo all’83’ punge, ma Roberto è sempre attento. Ma nulla può il bravo portiere su Essien, che all’89’ sfrutta l’azione di Benzema. Real avanti 3-0 e tutti a casa. Anzi no, al 91′ ancora in rete i blancos con Modric, che suggella la resa del Saragozza e il 4-0 finale. Quattro reti in una partita “normale”, il Real può fare davvero paura.
UOMO PARTITA SportCafè24: Casillas. Riesce a mantenere inviolata la rete nel momento di massima difficoltà del Real. Nessuna parata straordinaria, ma una sensazione di sicurezza che si trasmette all’intera retroguardia. Il Real è anche lui, non solo quelli davanti.
REAL MADRID 4 (22′ Higuain, 24′ Di Maria, 89′ Essien, 91′ Modric)
SARAGOZZA 0
Le Formazioni
REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; S. Ramos, Pepe, Albiol, Arbeloa (81′ Nacho); Modric, Essien; Di Maria (72′ Callejòn), Özil, Cristiano Ronaldo; Higuain (68′ Benzema) A disp.: Adàn, Varane, Alex, Kakà All.: Mourinho
SARAGOZZA (4-2-3-1): Roberto; Sapunaru, Alvaro, Loovens, Abraham; José Mari, Movilla; Rodriguez (74′ Alamo), Apoño, Montañés; H. Postiga (78′ Aranda) A disp.: Franco, Pintèr, Paredes, Zuculini, Romaric All.: Jimenez
Ammoniti: Modric, S. Ramos (RM) Sapunaru (S)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Estrada Fernandez
Andrea Cioli
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