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Football

Europa league, il Napoli B umiliato: ed i tifosi gettano le maglie

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NAPOLI, 26 OTTOBRE – L’ennesima brutta figura in terra Europea spazientisce anche l’amore infinito ed incondizionato che da sempre contraddistingue i tifosi partenopei. Ma ieri è stato davvero troppo.

Sotto 3-0 con il Dnipro, mestissima consolazione il rigore di Cavani del definitivo 3-1. Ancora una volta mandata in campo una formazione stravolta che ha dimostrato definitivamente la sua scarsa consistenza: e a fine partita quando i giocatori azzurri si sono avvicinati presso lo spicchio di tribuna in cui siedevano i 160 tifosi napoletani per il classico lancio delle maglie, si sono visti tornare indietro il “regalo“, come chiaro disappunto per la scialba prestazione.

TITOLARISSIMI E PANCHINARI: DIFFERENZA NETTA, NAPOLI KO – La prossima gara, al San Paolo contro il Dnipro, siamo certi di vedere un altro Napoli. Ma non solo nell’attegiamento, quanto negli uomini in campo. Basta con un turn-over esasperato, da Rosati a Edu Vargas: gente evidentemente non all’altezza, o scarica di motivazioni una volta chiamati in causa dopo la polvere accumulata in panchina. Ma va detto, neanche un Napoli C dovrebbe uscire dal campo con tre gol rifilati da una squadra ucraina che non sia lo Shaktar maestoso di Champions. Questa ennesima debacle è una mazzata sulle certezze di Mazzarri, che ora sa di no poter contare su di una rosa competitiva in tutti i suoi elementi, a differenza ad esempio di Lazio ed Inter.

Occhio dunque anche al campionato, dove finire tra le prime 3, considerando la Juventus fuori da certi discorsi, ora non è più scontato. Non si può pensare di giocare sempre con gli stessi 11, e alla lunga questa pecca potrebbe costar cara. Considerazione non secondaria, l’immagine a livello europeo del Napoli: una reputazione l’anno scorso guadagnata a suon di vittorie e complimenti in giro per i più importanti campi europei, fra Chelsea, Bayern, Villareal e City. Oggi gli azzurri ovunque vanno tornano carichi di gol presi e brutte figure, prima col Psv poi con il Dnipro.

Ed i tifosi, per la prima volta nell’era-Mazzarri non ci stanno: al lancio di rito delle maglie verso la curva azzurra i supporters hanno immediatamente rispedito ai mittenti le maglie. Gesto emblematico, che sottolinea il malumore della città, in attesa di un salto di qualità e di maturità della squadra che al momento manca.

Orazio Rotunno

Giornalista pubblicista, coordinatore presso SportCafe24 da oltre due anni. Amo lo sport in ogni sua forma e disciplina, raccontandolo con la voce di chi spesso non ne ha una, con un unico valore trainante. La verità: nel più profondo dei suoi significati.

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