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Cronaca

Diakitè, attimi di paura. Il difensore nel mirino della malavita romana

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ROMA, 26 OTTOBRE – Davvero un brutto episodio quello occorso a Mobido Diakitè, difensore 25enne con passaporto del Mali, in scadenza contrattuale con la Lazio. L’altra notte due sue auto, più quella del suocero, sono state incendiate proprio davanti l’abitazione di quest’ultimo. il giocatore ha visto le fiamme ed è corso in strada, ha tentato di spegnere il fuoco ma non c’è riuscito ed ha dovuto chiedere aiuto. Il giocatore è in scadenza di contratto con la Lazio ed ha rifiutato il rinnovo contrattuale.

Il tutto è accaduto alle 2 di notte nella zona di Cesano, dove abita il suocero del giocatore. I carabinieri stanno vagliando diverse ipotesi, dal gesto inconsulto di un folle ad una questione personale, certo è che si tratta di un incendio doloso ma i carabinieri non hanno trovato traccia di inneschi o di benzina. Gli inquirenti hanno ascoltato il giocatore che ha detto di non aver ricevuto minacce o avvertimenti di alcun tipo. I militari stanno controllando anche le telecamere di sicurezza di tutta la zona più quelle delle diverse abitazioni circostanti per cercare di trovare qualche immagine che possa ricostruire l’accaduto.

Scossi anche gli agenti del giocatore, Ulisse Savini, al sito Lalaziosiamonoi, dice: “L’ho saputo stanotte, ero ad Amsterdam e mi ha chiamato lui. Crediamo che sia il gesto di una persona non normale o comunque di un esaltato che avrà voluto spaventarlo ma che non è riuscito a gestire la vicenda. Non pensiamo che sia qualcosa legato alla vicenda contrattuale. Non si può giustificare un gesto del genere. Mobido è scosso ma tranquillo. Mi ha detto: le macchine si aggiustano, l’importante è che non si sia fatto male nessuno. Sicuramente il calciatore e la società non possono giustificare un gesto di questo tipo se fosse legato alla vicenda del contratto”.

L’altro agente, Pino Letterio, contattato da TuttoMercatoWeb.com, dice: “Ieri in serata Diakitè ha ricevuto una chiamata di solidarietà da parte della Lazio, nella persona del direttore sportivo Igli Tare. Quest’ultimo si e’ messo a disposizione del calciatore, sia personalmente e sia come società. Il ragazzo sta bene e non vede l’ora di giocare per lasciarsi alle spalle questo brutto episodio. Non so se ad oggi siano usciti comunicati ufficiali ma comunque questa telefonata è molto significativa. Sono molto felice di questo gesto perchè conosco la grande sensibilità di Tare e di Lotito. Lo sottolineo perché non voglio che le mie parole di ieri in trasmissione abbiano ferito qualcuno“.

Massimiliano di Cesare

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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