Football
Milan, Allegri un’ultima volta: comunque vada col Malaga sarà addio
MILANO, 23 OTTOBRE – Triste il destino degli allenatori, dura la vita in panchina. L’allenatore che ha fatto più punti di tutti in due anni, li togli Ibra, Thiago Silva, Nesta, Gattuso, Seedorf e non è più nulla. Da Mago Merlino ad Aladino chiunque avrebbe fatto meglio: saranno dunque loro i prossimi candidati sulla panca rososnera? Perchè altri geni all’orizzonte non se ne vedono, capaci di “colmare il gap con De Jong” come furbescamente azzardò quel volpone di Galliani. E allora ecco l’ultima trovata, tuti dentro nel pentolone i vecchi senatori: Tassotti, Gattuso e Nesta. In attesa di SuperPippo.
ULTIMO TANGO IN..SPAGNA: POI GRAZIE ED ARRIVEDERCI – Sarebbe interessante vedere cosa accadrebbe se al toscanaccio riuscisse un’altra impresa europea, dopo aver sbancato la Russia dello Zenit spallettiano. Vincere a Malaga, tra le squadre più in forma in Spagna ed Europa, avrebbe quasi del miracoloso. Ma se vi riuscisse? Certo dalle parti di via Turati non si augurano il contrario, ma giustificare l’allontanamento oramai prossimo del tecnico livornese diverrebbe molto più complicato del previsto. Anche perchè i tifosi non sono stupidi: sono in pochi quelli che vedono in Allegri il colpevole n.1 della debacle rossonera, e attirarsi maggiormente l’astio dei propri supporter che già non vedono di buon occhio l’operato sino ad oggi della società rossonera, non sarebbe proprio il caso. Allegri le sta provando proprio tutte, ma se hai una cinquecento, quella rimane e non può diventare una ferrari. La colpa sta in chi, semmai, ti ha consegnato motore ed annessi vari. Comunque si cerca chi la possa guidare meglio: e la pazza idea, riportata da sportmediaset, è quella di affidarsi in toto alla vecchia guardia. Tassotti, Gattuso e Nesta.
Per il vice storico sembra giunto il momento di mettersi in prima fila, Gattuso dopo il primo no rifilato a Berlusconi, che lo avrebbe già contattato, potrebbe ripensarci. Ed in ultimo Nesta, che ha già dichiarato di voler tornate presto in Italia, ma nelle vesti di allenatore: in realtà si spera in un’operazione stile-Beckham con prestito durante i mesi di pausa del campionato canadese. Un minestrone riscaldato, dunque, come tentativo disperato di tappare le enormi falle rimase scoperte da un mercato estivo indecente.
Orazio Rotunno