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Calciomercato Juventus: Dinamo Kiev su Matri, Drogba in attesa
TORINO, 11 OTTOBRE – Arriva direttamente dall’Ucraina, e l’offerta sarebbe di quelle importanti. 13 milioni di euro cash per Alessandro Matri, in buona sostanza quanto la Juve spese per prelevarlo dal Cagliari due stagioni fa. Una voce parallela a quellle sempre più insistenti provenienti dalla Cina, che voglio un Drogba sempre più nostalgico del calcio che conta e della Champions League. Tutto questo unito, ai problemi economici di cui si continua a vociferare riguardo allo Shangai Shenua.
DENTRO DROGBA, FUORI MATRI: TRA SOGNO E REALTA’ – Parliamoci chiaro, fosse reale l’offerta, e dipendesse solo dalla società, Alessandro Matri sarebbe già diretto in volo per la lontana Ucraina. 13 milioni di euro, prospettiva di rientrare a pieno nella cifra emessa un anno e mezzo fa, per quello che ad oggi non è neanche la prima alternativa nell’attacco bianconero, con i titolari Vucinic-Giovinco e subito dietro Quagliarella. Un lusso che non può permettersi la Juve, di rifiutare 13 milioni per un giocatore non titolare, ma soprattutto considerando le prospettive d’ingaggio di un top player, con annessi e connessi. Liquidità utile soprattutto per sopperire ad ingaggi importanti che presto potrebbero liberarsi: Drogba sì, ma soprattutto Llorente libero dal 1 febbraio di cercarsi una squadra. E presentarsi sul banco con un bel gruzzoletto sarebbe un’ottima partenza.
In questo momento però, il nome più caldo, è quello di Didier Drogba. Il solo motivo per cui ha scelto la Cina, è lo stesso per cui potrebbe far ritorno dall’Oriente: i soldi. Quelli offerti prima, e mancanti ora. La crisi economica che starebbe attraversando il club cinese, ed usiamo appsota il condizionale, farebbe cadere qualsiasi motivazione circa la permanenza dell’ivoriano in Asia. Per di più, anche dal lato puramente calcistico, le cose non sono andate affatto bene, con la squadra allenata da Lippi recentemente laureatasi vincitrice del campionato ed anche per distacco. Ma soprattutto, a Drogba manca casa sua: quella Champions League aggrappata con le unghie lo scorso maggio da assoluto protagonista, e che da sola basterebbe come biglietto da visita per il pallone d’oro. Ancora 33 anni, un paio di stagioni ad altissimo livello davanti, per un atleta affamato e carismatico come lui, e la Juve sarebbe meta ideale per riassaporare vecchie emozioni.
E’ancora presto per il relax, e forse lo stesso Drogba lo ha già capito.
Orazio Rotunno
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