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Buffon vuole il record di presenze con la Juventus. Rinnovo sino al 2016
TORINO, 11 OTTOBRE – In bianconero gli obiettivi di Gigi Buffon sono due: il primo è quello di diventare il giocatore con più presenze in bianconero, il secondo quello di chiudere la carriere proprio con la Vecchia Signora. Se per il secondo non ci saranno problemi, per il primo dovrà faticare non poco.
Partiamo proprio dal primo obiettivo: attualmente Buffon ha all’attivo 405 presenze in bianconero, che lo posizione al quattordicesimo posto nella classifica generale. In quanto a sole gare di campionato ha superato già Dino Zoff di una presenza arrivando a 331, mentre gli sta dietro di 74 gare nella classifica appena citata: 479 le partite disputate per l’ex Campione del Mondo dell’82. Difficile arrivare ad Alex Del Piero, con 705 gare, ma sicuramente Buffon potrà arrivare nei primi tre e togliere il posto a Giuseppe Furino che ha 534 gare all’attivo. La seconda piazza è occupata dal mitico ed indimenticabile Gaetano Scirea, esempio di lealtà e professionalità per tutti i ragazzi, che precede Furino di 20 gare. Gigi potrebbe arrivare anche a lui.
Si, ci potrebbe arrivare proprio realizzando il secondo obiettivo: il prolungamento di contratto fino al 2016. Infatti il suo procuratore, Silvano Martina, sta già trattando con la società bianconera sulla base di due opzioni: un biennale economicamente corposo, oppure un triennale con riduzione dell’ingaggio del 30- 40% rispetto ai 6 milioni annui che percepisce attualmente. Si andrà, molto probabilmente, verso questa seconda opzione. C’è poi il discorso degli emolumenti, del quale la società ed il procuratore Martina, discuteranno nei prossimi incontri.
La cosa certa è che Buffon sarà bianconero fino al termine della sua carriera, visto che questi colori sono diventati una seconda pelle. Sta di fatto che il portierone di Carrara ne ha fatta di strada da quando esordì appena 17enne in Parma – Milan e a 23 anni passò alla Vecchia Signora per ben 105 miliardi delle vecchie lire: allora la Juventus rappresentava un’opportunità di successi e grandi guadagni, ora invece il rapporto si è rafforzato talmente tanto da divenire uno dei senatori bianconeri, soprattutto quando nel 2006 rifiutò le avances delle due milanesi e decise di scendere nella Serie cadetta per amore e rispetto del club.
Massimiliano di Cesare