Football
Milan, Galliani non ci sta: “Valeri tecnicamente inadeguato”
MILANO, 8 OTTOBRE 2012- Non le manda a dire Adriano Galliani il giorno dopo la sconfitta nel derby che relega il suo Milannei bassifondi della classifica. Un derby non spettacolare, ma fortemente condizionato dall’arbitraggio del fischietto romano Paolo Valeri, reo di aver fischiato un fallo inesistente di Emanuelson sul portiere nerazzurro e di non aver concesso il penalty a Robinho strattonato da Samuel.
VALERI VOTO 4- Tecnicamente inadeguato. Queste le parole scelte dall’amministratore delegato rossonero per definire l’arbitraggio di ieri sera. Parole ben calibrate, anche con l’ausilio dell’avvocato Cantamessa, ma che sanno di una netta condanna per una direzione di gara non all’altezza. “Se tutti i giornali hanno dato 4 a Valeri, una ragione ci sarà” tuona Galliani, il quale però tiene a precisare che il Milan non si sente derubato di nulla. “I problemi nostri si sono sommati ai problemi arbitrali e questo mi dispiace molto. Nessuna rabbia, peccato, abbiamo giocato solo noi. Ci sono sicuramente colpe nostre a cui si sono aggiunti gli errori arbitrali che tutti hanno visto, è inutile parlarne, i voti all’arbitro li hanno dati i giornali, se tutti hanno dato 4, evidentemente meritava quel voto. Ci sono i vertici arbitrali e loro devono decidere”. Il Milan fa mea culpa per i propri errori, per una rosa che non è più quella di un tempo, ma certi errori arbitrali pesano comunque. Nonostante tutto suonano quasi come una beffa le parole di Nicchi che non se l’è sentita di condannare il fischietto di Roma.
ALLEGRI RESTA– Galliani torna poi sui tanti problemi del Milan attuale. Quattro sconfitte in sette partite sono da squadra che lotta per non retrocedere, e se ti chiami Milan non puoi permettertelo. Allegri resta nonostante tutto, ma solo sette punti a classifica significa dover già abbandonare qualsiasi sogno di gloria. Galliani tutto questo lo sa bene: “Ho parlato con Allegri vedremo come uscire da questa situazione. Lui non rischia, ma sono certo che il nostro organico non è da questa classifica”.
Antonio Scali