Football
Italia, Prandelli si giustifica: su Criscito e Cassano nessun pentimento
COVERCIANO, 8 OTTOBRE – Sono arrivate le tanto attese prime parole di Prandelli, ma non hanno svelato granchè sul mistero di Cassano e la giustificazione relativa alla contemporanea chiamata di Gilardino. Dichiarazioni invece sul ritorno di Criscito dopo la sventura pre-Europeo, e di Balotelli che bacchetta. E su De Rossi ed Osvaldo difende Zeman.
LE CONVOCAZIONI DI PRANDELLI: I MOTIVI DELLE SCELTE – E’un Ct deciso e sicuro, che difende le proprie decisioni e si mostra convinto dei ragazzi a disposizione. A partire da due fra i più sotto accusa, in quel di Roma, come De Rossi ed Osvaldo. A detta di Zeman non seguono le sue indicazioni, ed in campo vanno solo quelli che lo ascoltano: indirettamente una grave accusa per Prandelli, ” Qui in nazionale De Rossi e Osvaldo sono sempre stati disponibili, capaci di allenarsi anche due volte al giorno. Penso che abbiano voglia di rimboccarsi le maniche e far vedere che certe preoccupazioni su di loro non sono vere“. Solidarietà per Zeman: ” Ogni tecnico ha le sue ragioni, il polso della squadra. Avrà avuto i suoi motivi. Conoscendolo, potrebbe essere una provocazione“. Inmancabile una battuta sul ritorno di Criscito: ” Convocarlo non è stato una decisione sofferta e l’ho presa sia dal punto di vista tecnico che umano. Nel momento in cui la Procura di Genova ha archiviato l’avviso di garanzia, poteva essere chiamato. Per me è una gioia riaverlo qui, l’abbraccio dei compagni in campo cancellerà tutto“. Solita batutta, questa volta con un pizzico di polemicha, su Balotelli, ” Sono rimasto male che si sia operato nelle due settimane delle partite della Nazionale, ma l’ho convocato perché è un talento, lo dobbiamo seguire e dobbiamo capire se lui ha voglia di diventare un campione“. Glaciale e telegrafico su Cassano: “Il suo ciclo in azzurro non è finito“.
Ma la mancata convocazione nel periodo migliore della sua carriera fa pensare il contrario.
Orazio Rotunno