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Milan-Inter 0-1 – Le pagelle di SportCafe24
ABBIATI 4,5 – Lontanissimo parente del re di Coppe ammirato contro lo Zenit in quel di Russia. Con un’uscita non degna di un derby di Milano regala l ‘1-0 a Samuel, pochi minuti dopo la fa ancora più grossa offrendo a Milito un assist sontuoso per il 2-0, ma il Principe sorpreso dalla troppa grazia sbaglia clamorosamente. Partita da dimenticare in fretta.
BONERA 5,5 – Impiegato in un ruolo non suo, fatica non poco a limitare le avanzate avversarie. Esce ad inizio ripresa. DAL 49′ ABATE 6 – Porta un po’ di vivacità e contribuisce al forcing milanista. Ha la fortuna di non dover difendere pressochè mai dato che l’Inter è rintanata nella propria area di rigore: si sa, non ha un gran feeling con i derby ed il fatto che non si sia dovuto spendere più di tanto in fase di contenimento non può che avergli fatto piacere.
YEPES 6 – Solito gladiatore, non si risparmia mai. Costretto a fare il regista difensivo non brilla per lucidità, ma quanto ad impegno non gli si può appuntare nulla.
MEXES 5,5 – Incerto, arruffone ed a tratti anche presuntuoso quando prova a tirare in porta senza guardare il compagno meglio posizionato di lui. Approccio mentale da rivedere.
DE SCIGLIO 5 – Si perde Samuel in occasione dell’1-0, poi non riesce praticamente mai a sfondare sulla propria fascia di competenza. Forse sente troppo il peso della partita: Allegri se ne accorge e lo sostituisce. Dal 59′ ROBINHO 6,5 – Con lui in campo il Milan ci guadagna in idee ed inventiva. Offre un assist splendido a Pazzini, ma l’ex interista arriva in ritardo. Poi il Pazzo ricambia mettendo Binho davanti ad Handanovic: il brasiliano viene agganciato in piena area, l’arbitro non vede e non fischia ma il rigore sembrerebbe esserci.
DE JONG 6 – Il suo peso specifico nell’economia del centrocampo rossonero comincia a farsi sentire. Sostanza allo stato puro, anche se sotto il profilo qualitativo c’è parecchio da migliorare.
MONTOLIVO 7 – Splendida prova dell’ex viola. Imposta la manovra dei suoi con classe ed intelligenza, ma le sue intuizioni quasi mai vengono sfruttate dai compagni. E poi ha il piede caldissimo: un Handanovic in stato di grazia gli nega la gioia del gol in tre occasioni. E quando il portiere sloveno è finalmente battuto, l’arbitro prende un abbaglio annullando una rete che parrebbe regolarissima. Se dovesse confermarsi su questi livelli, per il Milan si tratterebbe di un acquisto top.
EMANUELSON 4,5 – Impalpabile. Non offre il contributo atteso, mai un cross nè un dribbling degno di essere definito tale.
BOATENG 4,5 – Boa, ma dove sei finito? Svuotato nella testa e nel corpo, l’energico Boateng ammirato a Milano fino a qualche tempo fa sembra essersi perso chissà dove. Deve svegliarsi se non vuole perdere anche il posto da titolare.
EL SHAARAWY 5,5 – Dopo le ultime, strepitose partite, il Piccolo Faraone si prende una piccola pausa. Non riesce ad essere incisivo contro i colossi difensivi dell’Inter, ed il derelitto Milan sente parecchio la sua assenza. Ci mette comunque grinta, ma nel complesso non è sufficiente: da lui ormai ci si aspetta molto ma molto di più. Dal 72′ PAZZINI 6 – Arriva in ritardo su un fantastico assist di Robinho e svirgola un’altra conclusione. Ma poi fa una magia che vale il prezzo del biglietto: splendido gioco di gambe nello stretto e passaggio smarcante per il brasiliano, che davanti ad Handanovic viene steso da Samuel. Può essere la svolta del match, ma l’arbitro non fischia ed il Milan da li in poi comincia a perdere qualche colpo.
BOJAN KRKIC 6,5 – Allegri continua a fidarsi di lui ed il giovane spagnolo ricambia. Volenteroso, rapido, ingegnoso e molto mobile: i difensori dell’Inter per lui hanno un occhio di riguardo. Ogni tanto torna persino dietro ad impostare, giostrando tra le linee. Libertà di movimento massima, prova di buonissimo livello. Ma non basta per scardinare il muro nerazzurro.
All. ALLEGRI 5,5 – Mette su una formazione un po’ cosi, nel senso che alcune scelte non si comprendono appieno. Robinho in gare del genere va inserito dal primo minuto, specialmente se i suoi due rivali si chiamano Emanuelson e Boateng, che non vivono un momento propriamente felicissimo. Discutibilissima anche la scelta di mettere Bonera – che non è un fulmine di guerra – terzino destro, cosi come quella di escludere Zapata per favorire Mexes. I cambi li azzecca, ma più che El Sharaawy avrebbe fatto meglio a togliere l’opaco Boa. Le colpe però non sono tutte sue: sfortuna ed un arbitraggio discutibile impediscono al Milan di prendersi un punto che sarebbe stato meritato.
INTER
HANDANOVIC 7 – Sicuro in uscita, in presa alta e bassa e soprattutto sui tiri da fuori di Montolivo, col quale ingaggia un duello all’ultimo sangue che vince ai punti. L’unica volta che l’ex viola lo batte, l’arbitro lo grazia ed annulla: Handanovic bravo e fortunato. L’Inter ha trovato il nuovo Julio Cesar.
JUAN 5,5 – Incerto ed impacciato, soffre l’emozione del primo derby. La stoffa però c’è e probabilmente ne avrà tanti altri a disposizione per rifarsi.
SAMUEL 7 (IL MIGLIORE) – Segna il gol vittoria, e questo già di per se’ basterebbe a consegnargli il titolo di migliore in campo in una partita che offre ben pochi spunti tecnici. Ma l’argentino offre una grandissima prova anche e soprattutto in fase difensiva, controllando bene Bojan Krkic, Pazzini e chiunque altro passi di li. Unica macchia il fallo da rigore su Robinho, ma l’arbitro lo grazia e lascia correre.
RANOCCHIA 7 – Elegante, sicuro, imperioso nel gioco aereo. Giocatore ritrovato, grande notizia per Stramaccioni che lo ha rivitalizzato alla grandissima ed adesso se la gode.
NAGATOMO 5 – Corre come al solito e lavora con grande abnegazione, ma per colpa di un’ingenuità rischia di compromettere la partita dell’Inter. Espulso per doppio giallo, soffre fuori ed alla fine esulta tirando un sospiro di sollievo.
J.ZANETTI 6,5 – Pazzesco come a quasi 40 anni riesca a correre per 90 minuti nemmeno fosse un venticinquenne. Esempio di virtù sportiva.
CAMBIASSO 6 – Nel primo tempo gestisce tutti i palloni con intelligenza, la ripresa la passa in trincea a difendere il risultato.
GARGANO 6 – Prova di grande dinamismo, senza squilli ma senza sbavature.
COUTINHO 6 – Qualche bella accelerazione, sta prendendo sempre maggiore fiducia. Sostituito nella ripresa per dare maggiore equlibrio alla squadra. Dal 45′ GUARIN 6 – Aiuta la squadra dietro e con l’Inter in difficoltà non può provare praticamente mai i suoi proverbiali inserimenti. Un guizzo a metà ripresa, prova ad involarsi verso la porta avversaria ma Yepes lo stende.
CASSANO 5,5 – Comincia la gara in maniera esaltante, poi si perde dentro i fischi continui dei suoi ex tifosi. Stramaccioni lo vede sofferente a livello psicologico e lo richiama in panchina. Dal 54′ ALVARO PEREIRA 6 – Ci mette impegno e grinta.
MILITO 4,5 – Clamoroso l’errore a tu per tu con Abbiati ad inizio primo tempo. Poi non si vede praticamente più.
All. STRAMACCIONI 7,5 – La sua Inter per carattere ricorda quella di Mourinho. Determinata all’inverosimile, forgiata dal carattere esplosivo del suo giovane allenatore. E’ una grande promessa della panchina e continua a dimostrarlo. Bravo anche sotto il profilo tattico, dimostra di avere una mente dinamica quando con i cambi ribalta la squadra tappando delle falle che avrebbero potuto rivelarsi letali con lo scorrere del tempo. L’unica nota positiva del flop nerazzurro della scorsa stagione è proprio il giovane allenatore romano, nel senso che Moratti in una situazione di emergenza ha scoperto di avere l’oro in casa. Tutto lo spogliatoio lo segue nemmeno fosse un totem navigato: con lui alla guida l’Inter può ambire a grandissimi traguardi.
A cura di Vincenzo Galdieri