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Champions League

Spalletti suona la carica: “Per lo Zenit è la partita dell’anno”

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Spalletti chiama Thohir?
Luciano Spalletti, allenatore dello Zenit

SAN PIETROBURGO, 2 OTTOBRE – Dalle parti di San Pietroburgo, la Venezia del Mare del Nord,  lo considerano una sorta di supereroe. In effetti la cosa non sorprende se si pensa a tutto quello che Luciano Spalletti ha costruito in Russia, portando lo Zenit ad inanellare una serie di successi che in appena due anni ha significato una doppia vittoria in campionato e un “grande slam” con la Coppa e la Supercoppa di Russia. L’ex allenatore della Roma che, raggiunta nuovamente la fase a gironi della Champions League, incrocerà nel prossimo mercoledì europeo il Milan: i rossoneri porteranno aria di casa, ma Spalletti non intende lasciarsi indebolire.

POCHI GIRI DI PAROLE – Intervistato questa mattina durante la conferenza stampa di routine, il tecnico dello Zenit ha ammesso senza troppi indugi che quella di mercoledì sarà una partita importante e decisiva per la stagione della sua squadra: “Contro il Milan è la partita dell’anno, perché dopo la sconfitta a Malaga, se non riusciamo a fare bene nelle partite che mancano il nostro cammino in Champions League si farà molto complicato. La cosa più importante per noi in questo momento e per i nostri giocatori è riacquistare la fiducia, le capacità e la qualità, perché l’abbiamo un po’ persa. Tutto il resto verrà di conseguenza. Tutti i nostri sforzi devono essere indirizzati sul tornare ai nostri livelli”. Il riferimento è all’avvio di stagione davvero poco esaltante dei campioni di Russia, che sono riusciti a vincere appena due gare su otto.

RISCATTO – “La mia squadra ha un carattere forte. E le squadre con un carattere forte, sono in grado di reagire ai fallimenti. Come ho detto ai ragazzi prima dell’allenamento di ieri: io ancora non vedo nessuna squadra nel nostro campionato, che possa prendere il posto dello Zenit”, continua Spalletti, che spende parole di incoraggiamento per Hulk, giocatore acquistato durante i “botti” di fine estate e dalle straordinare qualità: “Merita anche un po’ più di fortuna. Ma a me Hulk piace anche così”. E in fondo al cuore Luciano Spalletti spera che l’inno della Champions possa svegliare il talento assopito del brasiliano.

SCONTRO TRA ANIMI TESI – Anche la situazione di spogliatoio non è delle migliori, con Denisov escluso dalla rosa non più tardi di una settimana fa perchè indignato dallo sproporzionato stipendio di Hulk. E per quanto le problematiche siano differenti, anche in casa Milan il clima non è sereno. Una partita in cui tutti cercheranno una boccata d’ossigeno, ma che per Massimiliano Allegri, a differenza di Spalletti, ha sempre più le sembianze di un’ultima spiaggia. Il tecnico dello Zenit conclude però con parole di solidarietà nei confronti del collega: “E’ un tecnico di qualità e di fantasia che riesce ad avere confidenza con il lavoro che fa. Da un punto di vista professionale la concorrenza che abbiamo avuto era solo in campo. Allegri ha mantenuto le qualità che aveva da giocatore. E’ stato così in campo e così rimane in panchina“. Ma l’ultima parola spetta al campo.

 

Matteo Brutti

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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