Football
Inter-Fiorentina 2-1 – Le pagellle di SportCafe24
MILANO, 1 OTTOBRE – L’Inter torna a brillare, vince a San Siro e mette in difficoltà la Fiorentina, la stessa squadra coperta di elogi dopo aver fatto soffrire la Juventus in settimana. 7 occasioni gol nitide, traverse e salvataggi miracolosi di Viviano a tu per tu con gli avversari nerazzurri: tutto questo in una notte. Quella che potrebbe segnare la svolta della stagione interista, appena prima dell’attesissimo derby.
TOP INTER
CASSANO 7.5 – Non tanto per il gol, da buon volpone finta il piattone sul secondo palo e chiude sul primo, ma per la quantità di assist sfornati soprattutto nel primo tempo. Se l’Inter lo avesse chiuso sul 4-1 non avrebbe rubato nulla, e Cassano avrebbe gran parte del merito. Geniale, concreto ed ora anche i 90 minuti nelle gambe. Un Cassano così è per sempre.
JUAN JESUS 7 – In assoluto, la rivelazione di inizio stagione. A vedere quel nome sulla maglia, e le Olimpiadi da titolare fisso accanto ad un mostro chiamato Thiago Silva, verrebbe proprio da pensare ” ma che miracolato!”. In realtà, un motivo c’era: forte fisicamente, grandi doti aeree e di anticipo, capacità di temporeggiare e buona velocità. Deve ancora migliorare palla al piede, ma per un brasiliano dev’essere solo questione di tempo. Insuperabile.
COUTINHO 7 – Spacca letteralmente in due la Fiorentina, e di conseguenza la partita. Propizia il rigore con un’incursione solitaria dopo aver saltato 3 uomini, sista assist a destra e a manca e va in marcatura fissa su Pizarro, bloccando sul nascere numerose manovre gigliate. Il giorno che sarà più concreto l’Inter si ritroverà in casa un fuoriclasse.
FLOP INTER
GARGANO 5.5 – E’il solo sotto la sufficienza dell’Inter. Spesso fuori tempo e posizione, si contano più i falli che le palle recuperate. Come non sia ammonito a fine partita, è un mistero che il solo Giannoccaro può svelarci. Difficile la compatibilità con Cambiasso, si adatta come interno ma il suo ruolo è come perno davanti la difesa, e si vede. Fatica a costruire, ma la generosità è sempre apprezzabile.
TOP FIORENTINA
VIVIANO 7 – La Fiorentina deve ringraziare lui se la aprtita non finisce con uno scarto maggiore, soprattutto considerando il parziale esiguo del primo tempo. Vince la sfida personale con Milito, che esclusa la soddisfazione su rigore, si vede per ben 4 volte i guantoni di Viviano riderli in faccia. Una partenza alla grande per il da sempre tifoso viola, che ora mira a riconquistare un posto nella Nazionale di Prandelli.
MATI FERNANDEZ 6.5 – Il suo ingresso in campo, al posto del solito ed evanescente Ljiaic, crea imbarazzo nella retroguardia interista. Salta l’uomo, si aggira fra le linee ed ha un gran piede. Adattato da mezza punta, non può dare quella concretezza di cui la Fiorentina necessiterebbe, ma è comunque il migliore dei 10 in campo. Talento.
FLOP FIORENTINA
GONZALO RODRIGUEZ 4 – Sconsiderato, per usare un eufemismo. Prima regala il rigore che sblocca la partita, alzando un braccio vistosamente e che poteva essere benissimo evitato, non trattandosi di un cross particolarmente insidioso. Ma soprattutto lascia la Fiorentina in 10 nel momento del forcing finale per un’ingenuità incredibile, soprattutto se consideriamo l’esperienza del difensore: Nagatomo si allarga all’altezza della bandierina del calcio d’angolo, andando verso la linea di fallo laterale pressato da due uomini e, il buon Gonzalo pensa bene di entrare in tackle scivolato da dietro prendendo in pieno il giapponese. A casa, lui e la Fiorentina abbandonata in dieci.
LJIAIC 5 – Non si vede mai, concretezza zero e nessuna presenza in area. Quando ci arriva, anzichè tirare al volo a due passi da Handanovic decide di provare a controllare il pallone. Non è una prima punta, ma non può nemmeno essere questo il talento serbo sulle cui qualità il popolo fiorentino fa affidamento da ormai troppo tempo.
JOVETIC 5 – Partita no del montenegrino, la prima di questa stagione. Merito di un ottimo Ranocchia in chiusura, e del solito Zanetti quando si allarga sulla sinistra, ma da lui ci si aspetta sempre di più. Prova qualche incursione solitaria, o soprattutto con triangoli stretti nella densa difesa nerazzurra, ma non sfonda. Il fuoriclasse rimane, quando prende palla da sempre la sensazione di pericolo, ma non stasera.
Orazio Rotunno