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Calciomercato Milan e Inter, l’analisi sul mercato delle milanesi: da Boateng a Balotelli

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Kevin-Prince Boateng, al Milan dal 2010

MILANO, 26 SETTEMBRE – Ormai è ottobre e la Serie A sta registrando i primi verdetti. Con una Roma che è ancora un cantiere aperto e con una Juventus che si conferma assieme alla Lazio e al Napoli, lo stesso non si può dire delle milanesi. Con appena 3 punti conquistati il Milan sta ancora cercando di coprire i buchi lasciati da i due partenti illustri Thiago Silva e Ibrahimovic, senza dimenticare l’addio dei senatori della vecchia guardia come Gattuso, Inzaghi, Nesta e Seedorf. Ma se i diavoli non se la passano bene nemmeno i cugini nerazzurri possono dire di meglio. Con la generazione del triplete ormai al tramonto si cercano volti nuovi da unire a una compagine ancora alla ricerca di un equilibrio tattico.

IL BOA CON LE VALIGIE – Voci delle ultime ore darebbero Kevin-Prince Boateng pronto per lasciare Milano. Il centrocampista ghanese viene da una stagione negativa (seppur ricca di infortuni) e le prestazioni di queste settimane sono deludenti. Dopo la partenza di Ibra, l’ex Tottenham e Portsmouth aveva scelto il numero 10 lasciato libero proprio dallo svedese. Tutto sembrava incoronarlo come il leader del centrocampo milanista, tant’è che la proposta di rinnovo con adeguamento era stata congelata con un “vedremo” da parte di Galliani. Ma questo settembre povero di risultati l’ha trasformato in uno dei simboli di questo flop milanista.

CENTROCAMPO, UN CANTIERE APERTO – Nel fututo del Milan potrebbe esserci Kevin Strootman. Solido centrocampista del PSV Eindhoven e della nazionale orange, che in patria è considerato il nuovo Van Bommel. L’agente del giocatore Chiel Dekker, come riportato da Calciomercato.it, ha dichiarato: “Strootman sta facendo molto bene al PSV, ma abbiamo deciso sia il momento che vada a misurarsi in un campionato migliore. Se si dovesse trovare l’accordo con uno dei club attrezzati, il ragazzo potrebbe partire già a gennaio“. Un messaggio forse proprio indirizzato al Milan che con meno di 10 milioni prenderebbe uno dei massimi talenti del calcio olandese. Soluzione italiana quella che porta il nome di Luca Cigarini. 26 anni lo scorso giugno, l’attuale perno del centrocampo atalantino sembra maturo per una grande squadra. Promessa mai completamente sbocciata, mattatore nella sfida vinta proprio contro il club di via Turati con lo splendido gol che ha deciso la gara ha scacciato i dubbi, candidandosi per il salto di qualità che l’ambiente di Milano garantirebbe.

Semih Kaya, 21 anni

ROCCIA TURCA – Gli errori in fase difensiva parlano da soli come il numero dei gol subiti, ed è da qui che riparte l’Inter che guarda già a gennaio. Il nome nuovo è quello di Semih Kaya difensore classe ’91 del Galatasaray. Centrale difensivo, già nazionale turco sembra l’uomo giusto per sistemare un reparto da sistemare almeno in parte. Samuel non è più il muro del triplete, Chivu non dà più le garanzie di una volta e Silvestre deve ancora inserirsi appieno negli schemi di Stramaccioni. Kaya quindi può essere un grande colpo soprattutto in ottica futura ma c’è da vincere la concorrenza di numerosi club europei (tra tutti il Manchester United) e la volontà di Fatih Terim, tecnico dei turchi, che lo ritiene un punto di riferimento.

CLAMOROSO RITORNO – Se c’è qualcuno che non ha mai smesso di pensare a Mario Balotelli, quella persona è senza dubbio Massimo Moratti. Il patron dell’Inter ha sempre stimato e coccolato la punta italiana e le ultime indiscrezioni indicano che un ricongiungimento è ancora possibile. Super Mario non è contento delle tante panchine in questo lasso di stagione e i litigi con Mancini sono sintomo di un rapporto che sembra sempre più caldo. Ed è così che spunta l’ipotesi del ritorno all’Inter. Perché la clausola nel contratto del giovane di origine ghanese parla chiaro. In caso di cessione i nerazzurri avrebbero la priorità pareggiando l’offerta di acquisto. Si parla comunque di cifre alte perché Super Mario partirebbe solo di fronte a non meno di 30 milioni di euro, e con 6 milioni di ingaggio annuali (fino al 2015) percepiti al City, per le tasche di Moratti si tratterebbe di un sacrificio che va contro la linea estiva basata sulla tutela del bilancio. Tutto potrebbe concretizzarsi solo nell’estate 2013, ma fino ad allora le cose sono destinate probabilmente a cambiare.

analisi a cura di Giovanni Lorenzi

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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