Football
Juventus, Pirlo in crisi: addio alla nazionale?
TORINO, 26 SETTEMBRE – La Juve non gira a Firenza, Pirlo non gira ovunque, quest’anno. 33 anni, una stagione passata da protagonista assoluto, tanto da accostarlo al pallone d’oro, un forcing lungo da settembre a luglio scorso, con la finale degli Europei. Poche vacanze, stress mentale senza sosta e pressione sempre alle stelle su chi ci si aspetta sempre che illumini la scena. Ma gli anni passano, e quest’anno gli impegni aumentano. E Andrea Pirlo sembra già far fatica, meditare la clamorosa rinuncia alla maglia azzurra può essere la soluzione?
RINUNCIA DIFFICILE MA LOGICA: ALLUNGARE LA CARRIERA O STRINGERE I DENTI – Pirlo è la stella del calcio italiano: con Totti e Buffon rappresentano il meglio di questo sport a livello mondiale, per quanto riguarda i nostri colori. Non esistono al mondo suoi rivali, non c’è Xavi che tenga: e nella storia, un regista come lui è anche difficile da trovare. Ma gli anni passano, di bionici quali Javier Zanetti ne nascono uno ogni 100 anni, e bisogna farci i conti. Questo inizio di stagione ha mostrato tutte le lacune fisiche, e forse anche mentali, del genio di Brescia. Una stagione, quella passata, stressante da ogni punto di vista, sino ai primi di luglio con la Nazionale. Subito di nuovo in ritiro, e con gli impegni raddoppiati, causa Champions. Lui nella competizione dalle grandi orecchie non si è visto, è bastato il piccolo e gracile Oscar per annullarlo, quando in altri tempi quel furbacchione di Andrea li avrebbe fatto girare la testa per l’intero prato verde a furia di liberarsi in cerca della posizione giusta per farsi trovare libero. In campionato sono arrivate le prime sostituzioni e l’esclusione per scelta tecnica, novità assoluta da quando veste bianconero. Forse la chiamata in azzurro col Malta poteva essere evitata, ma è noto l’attaccamento di Pirlo alla Nazionale, e questo potrebbe rappresentare più un ostacolo, che altro. Una scelta diffusa, fra tanti campioni di ogni paese giunti ad una certa età, ma che Pirlo non sembra intenzionato a fare e ha già posto come obiettivo i Mondiali di Brasile 2014. Certo con un Verratti che scalpita allae sue spalle si potrebbe darli maggior fiato, per poi puntare sulla sua classe ed esperienza direttamente fra due anni, ma non rientra nel modus operandi di Prandelli e nei desideri del bresciano.
Resta dunque da capire come e quanto saprà gestirsi in quest’annata densa di impegni, quanto potrà lavorare in settimana fra un match el’altro e le alternative bianconere se sapranno dare garanzie in sua assenza. Così fosse, allora sì che ritroveremmo un Pirlo in gran forma, e nuovamente lì in mezzo al campo a far da padrone.
Orazio Rotunno