Football
Palermo, Zamparini mette gli occhi sulla Triestina
PALERMO, 26 SETTEMBRE – E’ stata una delle società storiche del nostro calcio che quest’estate sono fallite. Stiamo parlando della Triestina, che ora disputa il campionato di Eccellenza, risorta dalla ceneri della società fallita grazie ad un gruppo di imprenditori locali che ha fondato l’Unione Triestina 2012. Zamparini, che da qualche anno finanzia anche il Fidene, società dilettantistica romana, c’ha messo gli occhi su e vorrebbe farne una società satellite del Palermo, dove mandare i giocatori giovani a crescere e fare esperienza, per poi presentarli in Prima Squadra con la maglia rosanero. Davvero un bel progetto, che prevede l’acquisto della maggioranza delle azioni, ma il mantenimento dell’attuale dirigenza. Ecco come ha commentato la cosa il Presidente Zamparini al Giornale di Sicilia: “Trieste è a 30 km da casa mia, è un’occasione concreta. Fra un paio d’anni ci potrebbe essere una rivoluzione nel calcio italiano. I nostri giovani potrebbero giocare nelle formazioni B e magari, la domenica dopo, tornare utili in prima squadra, come succede nella Liga”. La rivoluzione a cui fa riferimento il presidente rosanero è quella che, più che altro, lui auspica: i club più importanti proprietari di una squadra B, distribuite in categorie minori, dove far crescere i giovani, come ci insegna il modello spagnolo. In Italia questo è ancora di difficile attuazione per via dell’ostracismo del presidente della Lega Pro, Mario Macalli, più interessato ad un’eventuale Lega Pro unificata più attraente per le televisioni. Qualche giorno fa si era espresso in maniera positiva sull’operazione Giorgio Perinetti, (ormai ex direttore generale rosanero,ndr): “‘A mio avviso, i campionati Primavera servono a poco. Una seconda squadra in Lega Pro, invece, potrebbe essere una soluzione per permettere ai giovani di giocare in tornei veri e di formarsi. Allo stato dell’arte, però,purtroppo non si può. Vi faccio anche notare che tutti i ragazzi che mandiamo a giocare in Lega Pro o all’estero continuiamo a pagarli noi senza nessuna garanzia d’impiego. Sarebbe meglio, quindi, avere un’altra società con un nostro staff per seguirli meglio e gettare i presupposti perché ritornino cresciuti alla base. È un punto basilare, un po’ come la costruzione degli stadi, non soltanto per il Palermo ma per il calcio italiano in generale”. Zamparini, intervistato da Stadionews, ha ribadito il suo pensiero sull’acquisto della Triestina e sulla rivoluzione dei campionati: “Ho messo nei punti del progetto che mi riguarda anche questa situazione. Il calcio italiano deve pensarci, in Lega a Milano, infatti, si fanno riunioni di continuo. Il campionato Primavera per me serve a poco: giovani contro giovani è poco formativo. Una seconda squadra in Lega Pro potrebbe essere una soluzione perché i giovani devono giocare nei campionati veri per formarsi. Un’altra soluzione potrebbe essere la proprietà di due squadra per contribuire a formazione. A tutti i giocatori che mandiamo a giocare in Lega Pro o all’estero paghiamo noi gli stipendi, quindi è meglio una nostra società col nostro staff per seguirli con attenzione e gettare i presupposti per farli tornare alla base”.
Massimiliano di Cesare