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Panchina Milan, per il dopo Allegri spuntano Spalletti e Guardiola-Baggio
MILANO, 25 SETTEMBRE – Simbolo dell’atmosfera precaria in casa Milan è Massimiliano Allegri. Certo, dopo la sconfitta di Udine, Galliani aveva detto: “Allegri non si tocca, basta alibi” ma si sa che le parole sono molto diverse dai fatti, soprattutto dopo un’estate all’insegna delle smentite e delle cessioni illustri. Berlusconi sembra stufo dell’andamento della squadra e se i risultati non dovessero arrivare nell’immediato futuro, oltre alla soluzione interna (Tassotti o Inzaghi), emergono nomi nuovi, o quasi.
SOLUZIONE INTERNA – Mercoledì Allegri sarà squalificato e Tassotti avrà l’occasione di fare le prove generali del suo nuovo ruolo nella gara contro il Cagliari. Ed è proprio l’ex difensore del club di via Turati il preferito dalla dirigenza milanista che lo vede più idoneo nel ruolo di traghettatore rispetto a Inzaghi, ritenuto ancora inesperto.
Luciano Spalletti, candidato alla panchina del MilanGUARDIOLA O SPALLETTI – Se per l’immediato futuro si pensa alla soluzione interna, per la prossima stagione o addirittura per gennaio, le suggestioni sono due vecchie conoscenze del nostro calcio: Pep Guardiola e Luciano Spalletti. Lo spagnolo, momentaneamente senza squadra, non ha mai negato la possibilità di finire a Milano magari assieme a Roberto Baggio, come indicato nelle pagine di Repubblica. Un sogno forse, ma al Milan, i colpi di scena sono di casa. Perché vedere l’ex pallone d’oro alla guida del settore giovanile e il catalano al timone della prima squadra sarebbe davvero affascinante e suggestivo. L’altra soluzione è quella di un ritorno in Italia del attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo: Luciano Spalletti. Il toscano sembra arrivato alla fine della sua avventura russa e anche se fresco di rinnovo sarebbe pronto a lasciare tutto per Milano. Di fronte un’offerta congrua dall’estero l’ex tecnico di Roma e Udinese rescinderebbe il suo contratto in accordo con la dirigenza pietroburghese. La dirigenza dei vice campioni d’Italia, quindi, pensa già al futuro ma Allegri, in scadenza nel 2014, potrebbe anche rimanere.
a cura di Giovanni Lorenzi