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Fiorentina-Juventus, una sfida dantesca in chiave campionato
FIRENZE, 25 SETTEMBRE – Dante Alighieri, il sommo poeta fiorentino per eccellenza, nato nel 1265, probabilmente non conosceva ancora il giuoco del calcio e in particolare non conosceva ancora la Juventus. Senz’altro era già legato al giglio fiorentino, che come colore dipinge e profuma tutto di viola e siamo sicuri che nella sua Commedia, ci sarebbe stato posto nei canti del paradiso per Antognoni, Baggio e Batistuta e tra i gironi dell’inferno, avrebbe inserito, e fatto soffrire tra il caldo insopportabile e qualche dura punizione del diavolo, tutti i fedeli tifosi juventini. Fiorentina-Juventus insomma, non è una partita normale.
Guelfi e Ghibellini si sarebbero addirittura messi d’accordo per affrontare insieme l’arrivo del popolo bianconero, perchè non c’è Pisa, non c’è Livorno, non c’è Siena che tenga, il derby e l’odiato nemico, per i violacei di Firenze, è contro la Juventus.
I bianconeri da anni dicono che il viola è il colore dei morti, sano sfottò tra due città, o meglio due tifoserie, che non si sopportano, tra chi ha la casacca bianconera e di nascosto non vede comunque l’ora di mangiarsi una suculenta bistecca fiorentina, o chi ha la maglia numero 10 di Rui Costa che quando entra a Torino si mangia comunque un gianduiotto leccandosi i baffi. Sarà la sfida di Jovetic, corteggiato in estate dal fascino della Signora, sarà la sfida della vendetta viola dopo l’imbarazzante 0-5 dell’anno scorso, sarà la sfida della conferma dello strapotere juventino, con Conte nascosto in tribuna per evitare l’ira funesta dei tifosi della Viola, sarà la sfida di Berbatov, quello “scippo”, che poi “scippo” non è stato, dell’attaccante bulgaro durante gli ultimi giorni di mercato, che poi per volere della bella, anzi bellissima moglie, tra i due litiganti ha fatto godere il terzo, il Fulham. Sarà Fiorentina-Juventus, non una partita come le altre, e ne siamo certi che anche il sommo poeta non si perderà questa partita, continuando a scrivere, per puro piacere, ulteriori infinite pagine della sua divina commedia, pronto a portare il giglio viola in Paradiso e la vecchia Signora dritta all’inferno, altrimenti Beatrice…
a cura di Alberto Fumagalli