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Mercato Inter, Llorente: l’entourage del giocatore parla con i nerazzurri

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MILANO, 25 SETTEMBRE – Potrebbe esserci una svolta nel mercato nerazzurro di gennaio, per quanto riguarda il Vice Milito. Sembrerebbe che l’entourage del bomber dell’Athletic Bilbao, Fernando Llorente, avrebbe chiesto un incontro alla dirigenza di Massimo Moratti. Da parte della società di Corso Vittorio Emanuele non ci sarebbe stata una risposta convinta, ma è comunque possibile che sia un appuntamento. L’entourage del giocatore basco avrebbe chiesto 5 milioni all’anno oppure 4 più bonus: su queste cifre è difficile che l’Inter possa concludere l’affare perché sta ridimensionando tutti gli ingaggi., anche se Llorente è in scadenza di contratto nel 2013 e quindi da gennaio sarà libero di trattare con chi vuole. Il basco era il topo player seguito dalla Juve, e non è detto che l’affare con i bianconeri sia tramontato definitivamente. Potrebbe quindi scatenarsi l’ennesima guerra di mercato tra nerazzurri e bianconeri. Ieri pomeriggio, intanto, il Presidente Massimo Moratti è stato intercettato davanti gli uffici della Saras, e come di consuetudine ha risposto alla domande dei giornalisti. A chi gli chiede come va letto il ko di domenica lui risponde cosi: “Come una sconfitta, una sconfitta che arriva male perché vincere era necessario, un bene, un segnale positivo per la squadra. Li abbiamo schiacciati, è vero, ma abbiamo anche rischiato come capita in queste partite ed è andata così. A parte i tifosi, che possono capire il momento, ma per la squadra sarebbe stato importante per dare fiducia. Comunque, adesso, hanno un’altra possibilità mercoledì e, se parliamo di San Siro, domenica. Adesso bisogna lavorare: in questi casi qui, il materiale c’è, l’allenatore è fresco e capace di capire le cose e di giocatori mi sembra ce ne siano in abbondanza, quindi credo che una soluzione positiva, che ci dia ancora fiducia, si possa trovare”. L’allenatore si è detto molto positivo per il gioco espresso dalla squadra: “Devo dire che partite di questo tipo sono difficili da decifrare, affrontando una squadra che – al di là dei contropiedi – si è schiacciata in difesa e quindi il gioco lo puoi svolgere solo in quel modo lì, cercando un varco per infilarti. I giocatori hanno fatto quello che è stato chiesto loro, in questi casi rischi e il rischio l’abbiamo pagato”. Sulla difesa a tre : “Perché non provare, sì. Ma lascio comunque la responsabilità – non il peso, ma il piacere della responsabilità – a chi ne capisce di più e quindi all’allenatore, alla squadra stessa. Se si sentono più sicuri con una situazione di quel genere, benissimo, molto meglio e quindi credo sia giusto tentare”. Infine, un accenno sulla crisi delle squadre milanesi: “Può capitare. È un fatto anche molto legato alla situazione di crisi generale per la quale il Milan ha dovuto vendere alcuni giocatori e noi stiamo andando avanti cercando di puntare molto sui giovani. Queste sono cose che sotto un certo aspetto non ti danno la sicurezza di avere una super squadra, ma ne mantieni la speranza anche se tutto è legato molto al lavoro. Poi, hai un giocatore da 20 milioni e giustamente, in un momento come questo, vieni criticato perchè non si possono avere. Però, se non ce l’hai, questa è la situazione”.

Massimiliano di Cesare

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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