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Serie A, Fiorentina-Juventus: Carrera “telepatico”, Montella senza paura

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FIRENZE, 24 SETTEMBRE – “Non occorre che Antonio guardi la partita; ormai, dopo un mese e mezzo, abbiamo affinato un’intesa eccezionale: la nostra è una perfetta telepatia costruita giorno per giorno in allenamento, per cui la pensiamo allo stesso modo sulle situazioni di gioco e sui cambi”. Esordisce così Massimo Carrera, nella conferenza stampa di vigilia della delicata sfida con la Fiorentina. Il clima al di fuori è rovente ma Carrera ammette: “Abbiamo preparato questa gara in maniera tranquilla anche se conosciamo la rivalità che c’è fra le due squadre, motivo per cui, sicuramente, l’attesa all’esterno può essere più forte di altre partite, però i giocatori in campo la vivono come una partita normale”.

Massimo Carrera si prende anche il lusso di dire un piccola bugia, spudorata nella sua semplicità: “Non abbiamo parlato di Jovetic perché noi abbiamo una rosa che l’anno scorso ha vinto il campionato, quindi abbiamo attaccanti che stanno dimostrando di esserci”. Per non rovinare il momento magico di Fabio Quagliarella, il vice-allenatore juventino non vuole rievocare dei momenti che in sede di mercato avrebbero potuto allontanare il giocatore che avrebbe realizzato ben tre reti in poco più di 90’ complessivi. Nessuna anticipazione, come ci si aspettava, sulla formazione titolare, “in campo vanno i migliori”.

In casa Viola, sono tanti i motivi che aggiungono pepe ad una gara che è già elettrica di suo. Infatti lo 0-5 dello scorso aprile, le dichiarazioni al vetriolo che hanno accompagnato il caso di mercato dell’anno – i Della Valle, infatti, sembrano non aver ancora digerito l’intromissione della Juventus, fatale per il già annunciato matrimonio  tra la Fiorentina e Berbatov -, la corte spudorata di Marotta nei confronti di Jovetic, il quale non si è mai esposto in maniera netta a un trasferimento che tanto evocava quello di Baggio di più di vent’anni fa. Eppure, Vincenzo Montella, sempre equilibrato e misurato, guarda con ammirazione alla Juve di Conte e ne sottolinea il furore e la fame, aspetti che hanno fatto la differenza e che hanno portato i bianconeri ad essere imbattuti dopo 41 turni di campionato. Non solo, la Juve non perde da 14 anni a Firenze, motivo in più che stuzzica e non poco la fantasia di Montella e dei tifosi fiorentini: “Proveremo a vincerla come tutte le partite, sarebbe una sconfitta se partissimo con l’idea di pareggiare e per fare questo ci possono essere tante chiavi. In città si respira aria di derby. Sicuramente analizzando la passata stagione della Juve è evidente che sono fortissimi tatticamente e mentalmente, in più sono caparbi. Non basta essere troppo forti per non perdere. Loro sono un esempio. L’obiettivo è non essere da meno della Juve ed avere aggressività per tutti i 95 minuti”.

Giuseppe Alessi

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