Champions League
Champions League, partita pazzesca al Bernabeu. Il Real batte il City 3 a 2!

MADRID, 18 SETTEMBRE – Non c’era modo migliore di far esordire la stagione di Champions League con un match che teoricamente la Champions potrebbe anche chiudere, a Wembley. Un match che sa quasi di finale, anche se siamo solo all’inizio: Real Madrid – Manchester City, un match da sogno per alimentare i sogni delle due squadre nella maggiore competizione europea. Match che suggestivo è dir poco: tante stelle in campo e tanti spunti di interesse, tra i quali quello che vede affrontarsi Cristiano Ronaldo e Sergio Aguero, tornato dall’infortunio ma partente dalla panchina, in un match che sa di derby per entrambi, viste proprio le rispettive squadre in cui militavano in passato (un ex Manchester United, Ronaldo, che affronta il Manchester City e un ex Atletico Madrid, Aguero appunto, che affronta il Real Madrid). Importanti novità di formazioni per entrambi i team per affrontare al meglio la sfida: sia il Real sia il City si coprono rispetto al loro assetto originario, con Mourinho che decide di schierare tre mediani (Essien, Khedira e Alonso) rinunciando al trequartista e lasciando in panchina Ozil e il nuovo acquisto Modric, mentre Mancini inizia con una sola punta (quando di solito gioca con due attaccanti), Tevez, supportato dal trio composto da Nasri, Silva e la new entry dal Benfica Javi Garcia (ex tra l’altro anche lui, avendo militato nelle giovanili del Real Madrid). Insomma, anche se il pubblico supportante dei blancos presente al Santiago Bernabeu non sembra momentaneamente approvare (si è sentito qualche fischio all’annuncio dallo speaker delle formazioni), lo spettacolo sembra garantito in uno stadio tutto esaurito.
PRIMO TEMPO: DOMINIO REAL – I tifosi del Real dovranno però presto ricredersi: dall’inizio alla fine del primo tempo il pallino del gioco è sempre stato in mano al Real, che ha dominato in lungo e largo concedendo davvero pochissimo non in senso di occasioni, ma proprio in senso di possesso palla agli avversari, essendo stato quasi tutto a vantaggio della squadra della capitale spagnola. Il City si chiude dietro, ma le occasioni da gol per i blancos arrivano subito: Ronaldo, grande azione individuale sull’out di sinistra, si accentra e conclude in porta, ma Joe Hart con un miracolo, dopo soli dieci minuti, salva la porta e il risultato. Altro giro, stessi protagonisti: ancora Ronaldo, ancora Hart, che con un balzo di puro istinto pazzesco salva nuovamente i suoi compagni di squadra quando, sulla conclusione del portoghese dalla stessa posizione precedente, arriva la deviazione di testa sottoporta di Higuain. Il City si salva, ma quello del Real Madrid è un assedio totale. Ventesimo minuto: Di Maria imbecca Higuain dentro l’area, l’argentino scarica per Ronaldo che, con una gran giocata, si libera per il tiro, che diventa un assist per Khedira che però a pochi metri dalla porta sbaglia completamente l’impatto con la palla. Ed ennesima occasione sprecata. Il Real come detto domina, ma c’è da dire che il City chiude benissimo gli spazi, seppur debba sacrificare il suo gioco offensivo per difendersi adeguatamente. E questo porta ad una situazione di stallo: il City si difende ma non offende, mentre il Real si trova tutti gli spazi chiusi per gli inserimenti e raramente arriva col pallone dentro l’area avversaria. Ma quando succede son guai: 40esimo minuto, un ispiratissimo Di Maria lancia sul filo del fuorigioco Gonzalo Higuain che però sbaglia il tap-in sotto porta. Ancora Di Maria, due minuti più tardi, che però questa volta prova la conclusione, con un bel sinistro a giro che sfiora il palo alla destra di Joe Hart. Il City rinuncia a creare, anche se si procura una buona palla gol con la fisicità di Yaya Tourè che arriva da solo palla al piede fino al limite dell’area, ma Silva è lento a spostarsi col sinistro e l’occasione svanisce. Anche sfortunato il City, che deve sostituire Nasri per un problema muscolare: al suo posto Kolarov. Con null’altro da segnalare, si chiude il primo tempo dopo un minuto di recupero: dominio totale del Real che però sciupa troppo, ottimi Di Maria e Ronaldo ma soprattutto Hart che tiene in vita i suoi, in vista di un secondo tempo che si preannuncia complicatissimo per gli uomini di Mancini.
SECONDO TEMPO: LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA – Ritornano in cambio gli stessi 22 uomini che hanno terminato il primo tempo, e di fatto la solfa non cambia: Real che si prende subito il campo e City che rimane a guardare. Subito grande occasione al 55esimo, quando Marcelo si libera nel vertice sinistro dell’area e calcia un diagonale alto di sinistro che esce di pochissimo. Stessa azione, stesso protagonista dieci minuti dopo, quando ancora Marcelo va vicino al gol, sempre col sinistro, con Hart che soffia per deviare la traiettoria del tiro che si conclude a lato. Entrambe le squadre hanno però bisogno di cambiare strategia: il Real deve finalizzare le troppe occasioni sprecate e fruttare l’enorme possesso palla, mentre il City deve svegliarsi e dare un segnale che li rimetta in partita. E allora ecco i cambi, con i due mister che decidono finalmente di giocare a carte scoperte: Benzema e Ozil al posto degli spenti Higuain e Essien nel Real, e Edin Dzeko al posto di David Silva (a cui il Bernabeu riserva una vera e propria ovazione). Cambi che, chi prima chi dopo, saranno fondamentali per il corso storico della partita. Perché, quando meno te lo aspetti, arriva il gol clamoroso del Manchester City: azione di contropiede, Tourè porta velocemente palla sulla fascia in un due contro due, pallone servito deliziosamente a Dzeko che è liberissimo di mirare in porta e di centrare con successo l’obbiettivo grande: dopo pochi minuti dal suo ingresso, il bosniaco cambia la partita e porta il Manchester City clamorosamente in vantaggio, col Bernabeu che si ammutolisce per l’inaspettata sorpresa. Nel frattempo entrano anche Modric nel Real e Zabaleta nel City. City che va addirittura ad un passo dal secondo gol, con l’enorme Yaya Tourè, uomo ovunque oggi, che ha sfiorato il colpo del definitivo KO per gli uomini di Mourinho. Da qui, la partita letteralmente IMPAZZISCE, con colpi di scena alla frequenza di pochissimi minuti tra di loro. 75esimo: Marcelo riceve palla, finta il passaggio col sinistro e conclude con un destro a giro che si insacca all’incrocio grazie anche ad una deviazione fortunosa: pareggio del Real e speranze ancora vive per gli uomini di casa al Bernabeu. Che sembra riprendere il copione interrotto al gol di Dzeko: Modric all’82esimo impensierisce Hart con una bella conclusione, anche se centrale. Il Real sembra pronto per l’assalto finale, ma ecco arrivare un nuovo shock per i tifosi blancos: punizione dalla sinistra battuta dal mancino di Kolarov, deviazione di Xabi Alonso e pallone che si infila in porta, sotto lo sguardo di un incolpevole Casillas: 1-2. E ora sembra impossibile riprenderla. Già si vedono i titoli: Mourinho a casa, il primo posto è andato. Nessuno sembrava crederci più. Ma mai dare per vinti gli uomini di Mourinho. Che con un uno-due da infarto ribaltano completamente la partita: prima con Benzema, all’87esimo, e poi con Cristiano Ronaldo al novantesimo, che finalmente riesce a battere Hart. 3 gol in cinque minuti: folle. Ma sul gol di Ronaldo, la partita si chiude, senza ulteriori colpi di scena: 3-2, con Mourinho che esce trionfante dalla sfida con Mancini quando neanche lui ci credeva più. In una partita che verrà ricordata come una delle più belle degli ultimi anni.
UOMO PARTITA SPORTCAFE24 – Angel Di Maria, alla pari con Yaya Tourè. Partita fantastica per entrambi, con tanta corsa e tanti spunti davvero interessanti. Da soli, più degli altri, cambiano il corso della partita con le loro giocate.
TABELLINO – Real Madrid (4-3-2-1): Casillas; Arbeloa, Varane, Pepe, Marcelo; Essien (65′ Ozil), Xabi Alonso, Khedira (73′ Modric); Di Maria, C. Ronaldo; Higuain (73′ Benzema). A disp:Adàn, Sergio Ramos, Coentrao, Kakà, Ozil, Modric, Benzema
Manchester City (4-5-1): Hart; Maicon (74′ Zabaleta), Kompany, Nastasic, Clichy; Nasri (36′ Kolarov), Javi Garcia, Yaya Tourè, Barry, Silva (62′ Dzeko); Tevez. A disp: Pantilimon, Zabaleta, Lescott, Kolarov, Rodwell, Dzeko, Aguero.
Reti:69′ Dzeko, 76′ Marcelo, 85′ Kolarov, 87′ Benzema, 90’Ronaldo
Ammoniti: 52′ Javi Garcia, 70′ Kompany, 90′ Dzeko
A cura di Giovanni Nolè
