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Calciomercato Sampdoria, Pasquale Sensibile svela alcuni retroscena

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Pasquale Sensibile

GENOVA, 12 SETTEMBRE- Il DS della Sampdoria, Pasquale Sensibile, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano genovese Il corriere mercantile, dove ha parlato a tutto tondo dell’universo Samp. L’ex direttore sportivo del Novara, a Genova solo da un anno, può già contare nella sua brevissima carriera tre promozioni, di cui due dalla Serie B alla Serie A.
Quando sono arrivato ho capito l’importanza della piazza e della società, che mi ha dato fiducia anche nei momenti più difficili. Guardo i club di serie A e non trovo qualcosa di meglio della Sampdoria esordisce Sensibile.

L’anno scorso

Quattro mesi di buio, cinque mesi di luce: così si può riassumere la stagione passata del club blucerchiato, culminato con la partita di Varese e la promozione in Serie A: ecco come l’ha vissuta Pasquale Sensibile: “Lo scorso anno, il momento più brutto è stato quello della partita casalinga con il Pescara, con una squadra scesa in campo solo per attendere il gol della sconfitta (finita 0-1, n.d.r.). Quella sera, dalla tribuna, chiamai il presidente per dirgli di lasciare la sua linea, di fare quel che non aveva mai fatto: di bloccare il pagamento degli stipendi. Ma doveva ancora essere giocata la partita casalinga con il Varese( finita 0-1, n.d.r.): quella sera uscii dallo stadio praticamente in trance, tornai a casa, mi telefonò mia madre che mi chiese come stavo perchè alla tv avevano detto che mi avevano lanciato un petardo. Non me n’ero nemmeno accorto. La vera svolta è stata la partita a Grosseto (2-0 per i blucerchiati, n.d.r.): da quel momento la squadra non si è mai fermata fino alla promozione. Quel giorno i tifosi arrivarono nel nostro albergo per spronare la squadra, e anche io sapevo che avrei dovuto far qualcosa in caso la partita fosse andata male. Forse avrei dovuto allontanare Iachini, ma di sicuro mi sarei dovuto dimettere, sebbene la famiglia Garrone abbia rifiutato le mie dimissioni tre volte l’anno scorso“.

Società

A proposito della società” continua l’ex collaboratore di Sabatini al tempo di Palermo “In un mondo del calcio in cui i presidenti scavalcano i dirigenti e conducono e chiudono le trattative, ho la fortuna di potermi misurare con una proprietà davvero, come si dice, d’altri tempi, che mi lascia i miei spazi e che rispetta i compiti di ognuno. Quando arrivai, mi trovai a gestire una squadra appena caduta in B e con un monte ingaggi di 40 milioni. Ora mi trovo alla metà di un percorso che tra un anno, se le cose dovessero andare secondo le stime, in particolare riguardo ai giovani di prospettiva, ci potrebbe portare a fare un mercato per 20 milioni“.

Allenatore

Scelta molto coraggiosa quella di Sensibile per quanto riguarda la panchina, affidata all’ex allenatore dell’Under 21 Ciro Ferrara; scelta che per ora sta ripagando la società, con due vittorie nelle prime due partite di campionato. E parlando di Benitez, vicinissimo ai blucerchiati, si esprime così:”Con il senno di poi, se fosse arrivato forse sarebbe stato uno sbaglio. Fortunatamente abbiamo trovato in Ferrara una persona estremamente corretta. Non è stato un discorso economico, visto che abbiamo trovato l’accordo in mezz’ora, lui che ci è venuto incontro e si è adeguato ai nostri parametri. Era pronto un triennale con opzione per il quarto”.

Calciomercato

Il mercato della Sampdoria è stato votato dai più come uno dei più oculati e mirati della Serie A: sono arrivati Berni, De Silvestri, Poulsen, Maresca, Estigarribia, Maxi Lopez, e sono ritornati dai prestiti i vari Tissone, Palombo e Poli. Proprio il giovane centrocampista, l’anno scorso in prestito all’Inter e non riscattato, sembrava al centro di trattative con la Juventus:”Gli unici rapporti con la Juventus hanno riguardato Gastaldello, che lo scorso anno ci è stato chiesto l’ultimo giorno di mercato in prestito oneroso per 500mila euro, mentre Poli è stato solo al centro solo di una serie di telefonate trasversali e indirette. Masi? Abbiamo fatto questa scelta di non riscattarlo, vedremo se avremo ragione o no. La Roma, attraverso il mio amico Sabatini, l’anno scorso ci aveva proposto di prendere un centrocampista brasiliano esterno in comproprietà, ma dopo una attenta riflessione abbiamo deciso che il giocatore non faceva per noi”. Sensibile racconta anche un retroscena davvero interessante sul mercato blucerchiato:”Riquelme si è offerto a noi tramite Romero, che ci aveva informato non appena ricevuta la telefonata del suo compagno di Nazionale. Per due notti in ritiro a  Bardonecchia io e Ferrara non ci abbiamo dormito. Il mister pensava al campione argentino e al suo stile di gioco, in relazione al modulo su cui stava lavorando dai primi di luglio. Alla fine, dopo averci riflettuto tanto, abbiamo preferito rinunciare. Ma non è stato facile, Riquelme è davvero un campione.

Sergio Romero e Angelo Palombo

Romero, attualmente in Sud America per le partite di qualificazione ai Mondiali, per la trasferta di Pescara non sarà disponibile: la società ha deciso di lasciargli un permesso per stare vicino alla moglie per la nascita del secondo figlio:” È una cosa che nasce da lontano, precisamente da aprile scorso: non potevo dire di no, sono avvenimenti molto più importanti di una partita di calcio, gli faccio un mondo di auguri. Inoltre, Sergio ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla maglia blucerchiata della Sampdoria”.

Palombo, da tempo fuori squadra, ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo. Sensibile racconta come è andata con l’ex capitano blucerchiato:“Lo scorso anno incontrare Palombo fu per me qualcosa di speciale, avevo apprezzato la sensibilità della persona, fino a poco tempo prima mi ero confrontato con giocatori dalla carriera meno importante, ma la disponibilità in lui era la stessa. Angelo ieri mattina si è incontrato con il mister e si è rimesso a disposizione della società e della squadra, e Ferrara non ha fatto altro che ribadire che non esistono preesclusioni in questo gruppo. Nei prossimi giorni affronteremo il tema della spalmatura del contratto, secondo le prospettive elaborate nei precedenti contratti. Palombo trova uno spogliatoio molto diverso da quello che aveva lasciato”.

A cura di Matteo Mistretta

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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