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Gattuso a tutto campo: “Conte? ingiusto condannarlo”

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Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso

SION, 10 SETTEMBRE– È un Gennaro Gattuso a 360 gradi quello intervistato dai microfoni di Rai Sport per la rubrica del tg1 “5 minuti di recupero“: l’ex centrocampista rossonero, che attualmente milita nelle file del club svizzero del Sion, ha risposto alle domande dei giornalisti affrontando i temi caldi dell’attualità calcistica italiana.

Passato:

Ringhio trova anche il tempo di lanciare un’accusa contro la sua ex squadra:”Io mi sono lasciato bene con l’ambiente Milan, con Galliani e la famiglia Berlusconi, semmai non c’è stato un buon rapporto con l’allenatore. Mi manca il Milan, sarei ipocrita se non lo ammettessi. Era arrivato il momento di lasciare, di non sentirmi più un peso. Ho avuto tante richieste anche da squadre italiane, ma ho detto no perché non me la sentivo. la società voleva trattenermi ma se chi comanda lo spogliatoio la pensa diversamente diventa difficile. Se io e Nesta abbiamo fatto questa scelta è perché sentivamo che non eravamo voluti da Allegri. Cassano? Aveva problemi con se stesso e al Milan non stava bene in gruppo“.

PRESENTE

Gattuso tocca anche il tasto più dolente negli ultimi mesi di calcio italiano, il Calcioscommesse, riflettendo sulla situazione dell’allenatore della Juventus Antonio Conte: “Credo che nella vicenda del Calcioscommesse sia stato fatto un po’ di casino. In una conferenza stampa ho visto Conte molto arrabbiato, ma con una carica incredibile. E’ un controsenso farlo allenare, ma penso che non sia stato giusto condannarlo, perchè i giocatori del Siena hanno smentito Carobbio. E poi, a Conte come agli altri giocatori non è stata data la possibilita’ di difendersi. Il caso Vieri? Certe cose si sapevano. – ha rivelato – Tante società, anche all’estero, adottano questo metodo. Io non so se sono mai stato pedinato: ho vissuto bene, vivo bene e non mi creerebbe nessun problema esserlo. Penso che i club debbano prendere informazioni sui calciatori prima di comprarli.” Una battuta anche sul suo mancato compagno di squadra, Alex Del Piero: “Il Sion ‘ha fatto di tutto per ingaggiare Del Piero, che ha preferito fare un’altra scelta“!.

FUTURO

Ringhio rilascia anche una riflessione sull’esodo dei campioni dall’Italia:”Le cessioni di Thiago e Ibra? L’importante è essere chiari, dire le cose come stanno: si fanno sacrifici per due-tre anni e poi si torna a spendere. Se le persone perdono il lavoro non vedo perché si debba spendere per una squadra di calcio. C’è stato un ridimensionamento del calcio italiano: bisogna aspettare. I campioni torneranno in Italia, anche perché nel nostro Paese si vive bene. La Serie A? La Juve rimane la squadra da battere, sono i campioni e sono i più forti, ma occhio alla Roma: mi è piaciuta anche la difesa giallorossa. Zeman ha completamente rivoluzionato il modo di vedere il calcio offensivo, e questo può far bene al nostro calcio”. E sul Milan:”spero che anche la mia squadra si faccia valere“.

Matteo Mistretta

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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