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Telenovela Berbatov, non c’è due senza tre per il bulgaro. L’Italia non lo rimpiangerà

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Giuseppe Marotta, ad della Juventus

FIRENZE, 30 AGOSTO – E’ bastato un pomeriggio per girare una fiction a cui pochi avrebbero pensato di assistere. Tutto pronto, tutto definito, volo pagato dalla stessa società viola e alla fine? Alla fine il signor Berbatov va a Monaco a fare una passeggiata in aeroporto. La beffa bianconera c’è stata, ma non da parte degli eterni rivali della Juventus, bensì dal Fulham. L’appeal della società londinese a livello calcistico non è nemmeno paragonabile a quello della Fiorentina e soprattutto della Juventus, ma se pagano allo stesso modo e ti permettono di vivere a Londra forse l’interesse sale. Soprattutto se tua moglie è influente nelle tue scelte. Per carità, la famiglia prima di tutto, ma sarebbe lunghissima la lista di giocatori andati via, ZERO mai arrivati, per decisione delle proprie metà. Non sempre gli interessi delle signore coincidono con quelli dei propri mariti. La verità di questa vicenda però, probabilmente non la sapremo mai. Il duro comunicato della Fiorentina si scontra con la spiegazione fornita da Marotta, che si giustifica affermando di aver agito solo dopo aver appreso del mancato accordo con la società dei Della Vale. Potrebbe essere lo United a mettere fine alla diatriba e alla polemica che sta montando in queste ore nel nostro paese, ma non avverrà mai, perchè come tutta la stampa inglese, non tengono minimamente in considerazione le questioni che riguardano il nostro calcio. Ancora scottati dal cucchiaio di Pirlo? Forse. O forse i litigi tra bambini per un giocattolo usato non vendono oltremanica. Magari solo domani, in un articolo sull’ufficialità di Berbatov al Fulham, si accennerà all’intrigo internazionale che tanto scalpore ha fatto qui da noi. Scalpore già, perchè Dimitar Berbatov nel 2012 avrebbe rappresentato un sogno per la Fiorentina e forse il tanto desiderato Top Player per la Juve, ennesimo segno tangibile di come il nostro calcio oramai sia sempre più nel baratro. Perchè il signor Berbatov, dieci anni fa, in Italia ci sarebbe venuto a piedi per giocare al fianco di Batistuta o di Del Piero ma purtroppo la realtà ora è ben diversa.

Daniele Pradé nuovo Diesse della viola

E se prima era l’Inghilterra ad accogliere i giocattoli vecchi con cui le nostre società erano stanche di giocare perchè attratte dai nuovi, la situazione si è capovolta . Ma non ci si meravigli piu di tanto dell’esito di questa rocambolesca vicenda. L’ormai ex Manchester United in passato, fu già due volte protagonista di una simile telenovela, rifiutando il Lecce per il Bayer Leverkusen e poi il City per lo United. Il tutto sempre a cose fatte. E allora se il nostro calcio deve ripartire e deve rifondarsi meglio farlo da chi vuole venire per mettersi in gioco, per dimostrare di essere ancora un gran giocatore, per dimostrare di poter essere un campione anche in un campionato che resta il più difficile da giocare anche se non spettacolare e ricco come una volta.

Antonio Foccillo

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