Ciclismo
Ciclismo, l’ incredibile avventura di Jan Ullrich: da eterno secondo a campione storico

ROSTOCK (GERMANIA), 25 AGOSTO – La storia insegna che le persone si dividono in due categorie: c’è chi nasce con la camicia e chi suda per raggiungere i propri obiettivi. Chi ha fortuna e chi invece no. Lo sport, pur se in piccola parte, è una metafora della vita. E c’è uno sport in particolare, il ciclismo, che raffigura appieno l’integrità, il sacrificio, il sudore. Insomma, i ciclisti non sono quelli nati con la camicia, nel senso più simbolico del termine, bensì sono quelli che devono lottare e faticare per riuscire a vincere. Qualche volta, però, qualcuno d’essi ha trovato degli escamotage per sudare meno degli altri e vincere più degli altri. La storia di questa splendida attività è infatti , e purtroppo, colma di episodi legati al doping. Proprio in questi giorni fa notizia la scelta di Lance Armstrong, che ha deciso di non difendersi dall’ accusa di aver usato agevolazioni fisico-sportive e che quindi, con molta probabilità, perderà i suoi sette Tour de France. Dal canto suo, c’è un altro ciclista che da tutta questa vicenda potrebbe uscirne come uno dei grandissimi della secolare storia della bicicletta.
ETERNO SECONDO Si tratta di Jan Ullrich. Il corridore nato a Rostock, in Germania, nel 1973, a cavallo tra gli anni novanta ed il 2000 ci ha reso spettatori di duelli epici sulle montagne della Grande Boucle, proprio sfidando Lance Armstrong. Col passare degli anni però, il povero Jan si è accaparrato il soprannome di eterno secondo, essendo arrivato alle spalle dello statunitense per ben tre volte: nel 2000, nel 2001 e nel 2003. In realtà Ullrich appartiene comunque alla categoria dei grandi corridori, avendo conquistato il Tour del 1997, un oro olimpico e tre ori mondiali. Ma ciò nonostante, c’è sempre stato quel qualcosa che nell’ immaginario collettivo l’ha posto sempre dietro ad altri corridori, quali lo stesso Armstrong e Pantani. Sembrava quasi che Ullrich fosse lì apposta per rendere più bella la vittoria degli altri. Ora, a distanza di anni, la storia potrebbe cambiare.
DI COLPO NELLA STORIA La probabile revoca delle vittorie di Armstrong, consentirebbe ad Ullrich di portare nel proprio palmarès quattro Tour de France. Infatti, a quello già vinto nel 1997, aggiungerebbe gli altri tre summenzionati, nei quali da secondo passerebbe di diritto a primo classificato. Questo porterebbe Ullrich tra i più grandi ciclisti della storia, e sarebbe annoverato al fianco di gente come Merckx, Hindurain, Hinault. Chiunque penserebbe che sarebbe il giusto premio per uno che ha sempre sudato e che si è visto poi beffare da un avversario dopato. E invece ….
MITO L’ asino casca se si considera che anche Ullrich è stato coinvolto in un’ episodio di doping, la fatidica operazione puerto. Per questo, non nè scontato nè tanto meno certo che i tre Tour andranno a lui. Comunque, se ciò accadesse, le parole dello stesso atleta tedesco sono emblematiche nel fare chiarezza sulla vicenda :” Ho sempre detto che sono contentissimo di quei secondi posti ottenuti al Tour. Tutti, compreso io, sappiamo chi ha davvero vinto quei Tour“. Proprio così. Lance Armstrong forse non sarà più il vincitore sulla carta, ma lo sarà nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo. Inoltre, per quanto pesanti ed infamanti, le accuse di doping sono state spesso ingigantite o addirittura errate. Ciò non toglie che Lance abbia probabilmente sbagliato, ma ciò non potrà cancellare le emozioni che ha regalato. Ullrich quindi potrebbe ritrovarsi per quattro volte nell’ albo d’ oro della Grande Boucle e anche con legittimo merito, tanto di cappello. Ma nell’ albo della memoria ci resterà il mito di Armstrong.
Antonio Fioretto

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