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Orsolini vs Politano, un duello dalle tinte azzurre

Bologna-Napoli è una delle sfide più interessanti della nostra Serie A. Tra i tanti duelli da osservare c’è senza alcun dubbio quello tra Orsolini e Politano. Un faccia a faccia che ha il forte sapore di Nazionale.

Gli inizi

Classe 1997, Orsolini comincia con l’Ascoli, dove esordisce in prima squadra a 18 anni. Il primi gol ufficiale con la maglia bianconera arriva 15 ottobre 2016 nella sfida con il Verona, persa dai marchigiani 4-1. Nel gennaio 2017 c’è l’inizio di quella che sembra una bellissima storia. Riccardo infatti passa allo Juventus, che lo acquista a titolo definitivo. In realtà però per lui inizia una girandola di prestito, che parte dalla permanenza nelle Marche e poi prosegue all’Atalanta. In Lombardia le cose non vanno nel migliore dei modi, viste le sole 10 presenze. Il nuovo capitolo per lui prende il via nel gennaio del 2018 si chiama Bologna.

Nato a Roma nel 1993, Politano muove i primi passi nelle giovanili della Roma. Gioca in giallorosso fino al 2012. La prima grande soddisfazione per lui arriva però giusto un anno, nel 2011, quando vince lo Scudetto Primavera. La sua carriera prosegue al Perugia, dove arriva in prestito. Debutta così tra i professionisti, giocando nel campionato di Serie C. Il buon Matteo con gli umbri è grande protagonista, come dimostrato dalle 28 presenze e dagli otto gol. Le sue prestazioni attirano l’interesse del Pescara, militante in Serie B. Due gli anni passati in biancazzurro, conditi da 12 reti. La Serie A è dietro l’angolo e ha i colori del Sassuolo.

Come prendersi la scena

Orsolini dimostra tutte le sue qualità con la maglia del Bologna sotto la sapiente guida di Sinisa Mihajlovic. 37 presenze e 10 gol per lui, che viene così riscattato dagli emiliani. A puntare sull’ex Ascoli è anche Thiago Motta. Con in panchina l’italo brasiliano, nella stagione 2022/2023, l’esterno trova finalmente la continuità tanto ricercata. Ma è l’anno dopo che esplode definitivamente, essendo tra i protagonisti di un campionato da sogno, che porta alla qualificazione in Champions. E anche con Italiano, Orsolini è leader tecnico, tattico, caratteriale e carismatico. Le 15 reti stagionali e la vittoria in Coppa Italia sono le immagini della scorsa stagione. E quest’anno sta addirittura facendo meglio, flirtando con il titolo di capocannoniere.

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Matteo Politano gioca nel Sassuolo dal 2015 al 2018. Nel giro di pochissimo tempo, diventa una pedina fondamentale nello scacchiere dei neroverdi. Il romano è protagonista della storica qualificazione in Europa League, arrivata al termine della stagione 2015/2016. 110 presenze e 24 gol in campionato: questi i numeri che gli sono valsi la chiamata di una big, ossia l’Inter. Sotto la guida di Luciano Spalletti, divenne un elemento importante dell’attacco interista. Gioca con una discreta continuità, totalizzando 63 presenze, impreziosite da sei reti. Insomma, un’esperienza importante e che permette a Politano di maturare definitivamente. Ed ecco che, nel gennaio 2020, sembra destinato a tornare a Roma, in uno scambio con Spinazzola. L’affare però non si concretizza e la sua casa diventa Napoli. Quella in azzurro è la pagina più bella per lui. Arrivato inizialmente in prestito, si guadagna il riscatto con prestazione importanti. Prima con Gattuso, con cui vince la Coppa Italia nel 2020, ma soprattutto con Spaletti,  diventa un elemento fondamentale per la squadra, contribuendo alla conquista dello scudetto 2022-2023. Il resto è storia recente, con grande fiducia di Antonio Conte, che lo considera quasi intoccabile, il secondo scudetto lo scorso anno, e un rinnovo di contratto, arrivato a settembre 2025, fino al 2028.  In mezzo prestazioni, sacrificio, corsa, abnegazione, mettersi al servizio della squadra, assist e gol, come quello in Champions con i Rangers.

POLITANO rinnova col NAPOLI: gol, assist e giocate in Serie A TIM | DAZN

 Chi è più forte?

Il duello tra i due porta inevitabilmente a parlare di Nazionale. Matteo Politano ha esordito con la Nazionale italiana nel 2018, dopo aver già militato nelle selezioni giovanili. Ha partecipato a varie competizioni internazionali, tra cui qualificazioni a Europei e Mondiali, andando alcune volte in rete (cinque al momento). Pupillo di Spaletti, anche Gattuso punta su di lui. Discorso diverso per Orsolini. Con l’ex CT, quest’ultimo ha infatti avuto un rapporto altalenante, caratterizzato inizialmente da esclusioni, incomprensioni ed esultanze apparentemente polemiche. Dopo essere stato escluso dalla lista per Euro 2024, è tornato nelle partite di qualificazioni a prossimi Mondiali. E con Gattuso ora sembra addirittura essere un potenziale titolare.

Ma chi è più forte? Forse al momento Orsolini sta vivendo un periodo magico, soprattutto a livello realizzativo. Velocità. dribbling, tecnica, abilità nei calci piazzati, capacità di muoversi senza palla e un mancino a dir poco chirurgico: questa le qualità dl giocatore del Bologna, ormai autentica certezza. Il partenopeo è il classico soldatino che ogni allenatore vorrebbe. Forse meno appariscente, ma vero maestro di assist, in fase di copertura e nel giocare a tutta fascia. Da non sottovalutare poi la sua duttilità, da unirsi a rapidità e dribbling. E quel pizzico di esperienza in più, visti i quattro anni in più e le maggior partite a livello internazionale. Insomma, nel complesso è difficile scegliere.

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