«È un ragazzo molto giovane, che mi ha impressionato fin da subito per la personalità e sfrontatezza con cui va su tutti i campi. Sarà un altro crack del Verona, ne sentiremo parlare», queste le parole con cui Paolo Zanetti, nel settembre del 2024, ha descritto Reda Belahyane. A distanza di un, anno, le cose per il centrocampista sembrano essere davvero cambiate. Fin troppo chiaro il riferimento alla sua avventura alla Lazio, dove non ha mai realmente brillato. Siamo già ai titoli di coda?
Brillante al Verona, fantasma alla Lazio
Classe 2004, il giocatore è cresciuto nel Nizza, ma nel gennaio del 2024, è stato acquistato dal Verona, con il ds Sogliano che ha puntato e scommesso su di lui. Le sue caratteristiche sono prevalentemente difensive, ma ha anche una discreta tecnica e un buon dribbling. Dopo un avvio difficile, nella prima parte della scorsa stagione si è preso la scena, scalando gerarchie e diventando titolare fisso. Ed è per questo che su di lui si è accesso l’interesse di molti club, tra cui anche l’Inter. Alla fine a spuntarla, nel mercato invernale, è stata la Lazio, che ha investito circa dieci milioni di euro. In biancoceleste ha ritrovato Baroni, che lo aveva avuto già al Verona, pur non impiegandolo con continuità. Ma questo è sembrato l’inizio di una storia importante, vedendo anche la sua ottima prestazione nella vittoria sul campo dell’Atalanta.
Le cose però, nei mesi successivi, sono andate diversamente da come ci si sarebbe aspettati. Infatti, Belahyane ha totalizzato soltanto dieci presenze. Il centrocampista, per di più, non ha mai realmente convinto. Sicuramente è anche una questione di caratteristiche, con l’ex Nizza che non sembra adatto al 4-3-3 di Sarri, senza dimenticarsi della concorrenza di Cataldi e di Rovella. L’assenza, tra le tue caratteristiche, di dinamismo, capacità di verticalizzare e di palleggiare rapidamente sta rendendo i suoi inserimenti nel credo sarriano molto complicato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, pare essere l’ingenua espulsione nel derby. Un qualcosa che l’ha portato ai margini, con il tecnico biancoceleste che gli sta preferendo il redivivo Basic. Insomma, gennaio può essere ancora decisivo per l’ex Verona, che probabilmente lascerà la Capitale. Mettendo così fine a un amore mai nato.
