La Juventus ha esonerato Tudor e ha aperto la caccia al suo successore. Siamo a 3 esoneri negli ultimi tre anni. Un record per una società che si era sempre distinta per la progettualità e la capacità di non farsi prendere dall’isteria collettiva. L’esonero del tecnico croato è l’ennesimo fallimento del progetto di rilancio attuato da Elkann dopo l’addio burrascoso del cugino Andrea Agnelli. Si apre ora la caccia al successore. Tra i nomi che si fanno ci sono Spalletti, Mancini e Palladino.
Juventus: chi sarà il nuovo allenatore?
La Juventus è alla ricerca del quarto allenatore in tre anni. Situazione complessa quella bianconera che, come evidenziato da Alessandro Del Piero su Sky esula dal ruolo dell’allenatore. Che Tudor non fosse adeguato era cosa nota, ma il croato non è comunque l’unico colpevole. La squadra manca di leader e campioni ed è costruita male. Si sente l’assenza di un Direttore Sportivo, ma Comolli, uomo di numeri e non di campo, non giudica questo ruolo una necessità. Chiunque arriverà in questa squadra farà fatica. Per questo la società non ha nessuna intenzione di impegnarsi con il terzo contratto pluriennale dopo quelli di Motta e Tudor.
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Elkann starebbe provando a convincere Spalletti con un contratto fino a giugno e rinnovo in caso di qualificazione Champions. Spalletti però non è un traghettatore, quindi c’è da capire se ci sono margini per questa trattativa. Sullo sfondo c’è Palladino, che accetterebbe un contratto a breve termine, ma che sarebbe l’ennesima scommessa. Insomma: la Juventus in questo momento ha poche idee e anche confuse. Esattamente ciò che non ci vorrebbe in una situazione simile.
Inter: Chivu e una difesa che non convince
L’Inter ha un problema in fase difensiva. Attualmente i nerazzurri hanno incassato 11 reti in 8 gare. Un’enormità, specie contando che 9 di queste 11 sono state segnate in 3 gare e sono costate altrettanti ko. Il problema è che spesso la squadra si trova spaccata in due tronconi. I due gol incassati in contropiede dal Napoli sono sintomi di questo malessere. Chivu ha incassato 3 ko in 8 gare, troppi.
La situazione sembra ricalcare quella della seconda stagione di Inzaghi, quando i nerazzurri creavano molto, ma non riuscivano a concretizzare, finendo inevitabilmente di concedere qualche gol di troppo. Quella squadra, però, all’ottava giornata aveva 3 puni meno di questa (12 contro 15) con due gol subiti in più (13 contro 11) e 5 in memo (14 contro 19). Soprattutto, il distacco dal Napoli allora era di 8 punti, ora solo di 3. C’è quindi tempo e modo pe recuperare, ma è chiaro che la situazione difensiva della squadra imponga una riflessione. Chivu deve trovare il modo di proteggere di più la difesa per evitare una stagione di tanti applausi, ma poche soddisfazioni.
Davide Luciani
