Un calciomercato chiuso a dir poco con il botto. Con i suoi ultimi colpi, per molti, la Juventus può davvero essere considerata la regina assoluta e incontrastata di questa sessione di mercato estivo. Ed ecco che tutte le attenzioni si concentrano su un attacco davvero di altissimo livello. A Tudor ora spetta il compito di trovare la quadra e di sfruttare quello che, quantomeno, sulla carta è un potenziale di altissimo livello.
Openda e Zhegrova le ciliegine sulla torta
Mentre tutti probabilmente pensavano ancora a Kolo Muani, la Vecchia Signora ha calato i suoi due assi: Openda e Zhegrova. Il primo, arrivato dal Lipsia, è una vera e propria freccia che fa della rapidità il suo punto di forza. Il belga può agire in varie posizione offensive: da esterno sinistro, da seconda punta e anche da falso nueve in un eventuale tridente. Il kosovaro con cittadinanza albanese invece dovrebbe alternarsi con Conceicao sulla fascia destra. L’unico vero problema del neo juventino è il fatto di esser reduce da una pubalgia che l’ha tenuto ai box per mesi. Insomma, va in primis valutata la sua condizione fisica. La sua tecnica e le sue capacità nell’uno contro uno sono però armi che mancavano a questa Juve. Occhi ovviamente anche sul portoghese, che quest’anno ha di fronte a sé la sfida di trovare una maggiore continuità.
Ci si aspetta molto da Jonathan David, soprattutto a livello di gol. Difficile, dopo solo due partite, capire e sapere se il canadese riuscirà a confermare i numeri avuti in Francia con il Lille. La sensazione, dopo le prime due sfide, è che il 25enne debba ancora ambientarsi in Italia e negli schemi di Tudor. Fiuto del gol e freddezza sotto porta non possono però certo essersi smarriti. La vera notizia però risponde al nome di Dusan Vlahovic. Da fuori rosa a riserva di lusso: in sole due settimane, la parabola del serbo ha avuto dell’incredibile e dell’inaspettato. E avere l’ex Fiorentina come alternativa è un lusso che in pochi possono permettersi. E per di più la sua voglia di rivalsa e di dimostrare sono un aspetto da considerare.
Yildiz come stella, ma…
La stella e il punto di riferimento della manovra offensiva è senza alcun dubbio Kenan Yildiz. Il turco, con il suo talento, la sua fantasia e il suo estro è in grado di spaccare le partite. Agendo da trequartista puro, il suo compito è ovviamente quello di segnare e di far segnare. O meglio, di inventare. Insomma, in questo mare di alternative, sembra essere lui l’unico inamovibile. L’unico rischio, o neo, è che per il numero 10 non sembra esserci un possibile sostituto, un giocatore con le sue caratteristiche o comunque in grado di farlo rifiatare. Ma, con quest’attacco, questo non può e non deve essere un problema. A Tudor la missione di trasformare le idee e le parole in fatti.