Gli sfigati del lunedì
Il weekend dell’eppur qualcosa si muove
La bella figura dell’Under 21, il Mondiale per club che entra nel vivo: nel weekend qualcosa è davvero accaduto

Il penultimo weekend di giugno è stato di quelli davvero interessanti e ricchi di non pochi spunti. Dall’Europeo Under 21 al Mondiale per Club questi possono essere definiti i giorni dell’eppur qualcosa di muove, giusto per provare a racchiudere il tutto una singola ma significativa frase. Ma che cosa è successo nei dettagli e nello specifico? A provare ad analizzare la situazione è, come ogni inizio di settimana, la rubrica Gli sfigati del lunedì.
Bella è senza alcun dubbio stata la figura degli azzurrini di Carmine Nunziata. L’eliminazione ai quarti di finale contro la Germania brucia, e non poco, soprattutto perché condizionata da due espulsioni (la seconda a dir poco discutibile) e da un arbitraggio non all’altezza. Eppure sì, c’è da vedere il bicchiere mezzo pieno. La squadra è piaciuta per l’attaccamento alla maglia, per la voglia di lottare, di combattere e di non arrendersi mai. E anche dal punto di vista del gioco s’è visto tanto. Insomma Gattuso, presente in tribuna, ha qualcosa da cui ripartire. Perché questo deve essere un punto di partenza. E qualche giocatore potrebbe già essere convocato in Nazionale maggiore fin da subito.
Discorso diverso per un Mondiale per Club dove l’Inter, pur vincendo e rilanciando le possibilità di passaggio del turno, continua a zoppicare. I nerazzurri ormai hanno superato quota 60 partite stagionali e la stanchezza non può non farsi sentire. La copertina se l’è comunque presa Valentin Carboni, non solo per il gol decisivo. Forse è proprio dai giovani che bisogna ripartire, almeno per avere un pizzico di brillantezza e verve in più. Situazione differente per la Juventus. Il livello degli avversari affrontati dai bianconeri non è elevatissimo, ma la squadra di Tudor sta mostrando compattezza e idee. Il croato, tanto vituperato e criticato, potrebbe davvero dimostrarsi l’uomo giusto? A volte il calcio è anche questo. Ed è solo e soltanto il campo a parlare.
