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Frattesi vs Nico Paz, cos’è meglio per l’Inter?

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frattesi nico paz

Como-Inter sarà probabilmente la sfida più interessante dell’ultima giornata. I lombardi sono stati la sorpresa di questa Serie A. Tra i giocatori che si sono messi in mostra nell’undici allenato da Fabregas c’è senza alcun dubbio Nico Paz. Ed ecco che il faccia a faccia con Frattesi può assumere un sapore particolare. Un sapore da calciomercato estivo, visto che l’argentino è stato accostato ai nerazzurri.

Due storie da raccontare

Classe 1999, Frattesi nasce a Roma e, a soli sei anni, entra nel settore giovanile della Lazio. Alterna il calcio al tennis, avendo come mito Roger Federer. Fa comunque parte dei Giovanissimi biancocelesti, ma, alla fine, passa dall’altra parte del Tevere. Con la Roma vince una Coppa Italia e una Supercoppa Primavera. In più di un’occasione, Davide si allena con la prima squadra. La strada però è ovviamente ancora lunga. Ed ecco che, nel 2017, a puntare su di lui è il Sassuolo. Il destino però è beffardo e un infortunio blocca la sua crescita.

Il percorso del centrocampista riparte nella stagione 2018/19, quando è in prestito all’Ascoli, in Serie B. Vive un anno da protagonista, con ben 33 presenze in campionato. L’annata successiva si conferma all’Empoli, trovando anche cinque gol. I neroverdi lo blindano, rinnovandogli il contratto, e lui continua a farsi le ossa in quel di Monza. Nel campionato 2020/21. Otto gol in 39 partite con i brianzoli che gli valgono un importante traguardo: nell’estate del 2021 il Sassuolo gli dà piena fiducia. Ed è l’inizio della svolta.

Classe 2004, nato in Spagna, più precisamente a Santa Cruz de Tenerife, ma in possesso del passaporto argentino, Nico Paz muove i primi passi proprio nel Tenerife. Nel 2016 è però cominciata la sua avventura nel settore giovanile del Real Madrid. Una lunga trafila, di cui può esser ricordato l’aver giocato in Qatar nell’Alkass International Cup riuscendo a trionfare nel torneo, contribuendo anche con una doppietta in finale contro lo Zenit. Il passo successivo è l’entrare a far parte della Castilla, di cui è stato un pilastro tra il 2022 e il 2023. 53 presenze e dodici reti che valgono la promozione in prima squadra. Esordisce in Champions contro in Braga nel novembre del 2023 e, nel match contro il Napoli, trova il suo primo gol con i Blancos. Sembra la nascita di una stella.

Lombardia nel destino

Frattesi vive al Sassuolo due stagioni da leader e da protagonista. A dargli spazio è Dionisi, che permette al classe classe 1999 di sfruttare al massimo le sue capacità di inserimento. 11 gol in due anni, tra cui quelli alla Juve allo Stadium e i due all’Inter. A sancire la sua consacrazione l’ingresso nel giro della Nazionale, con cui è convocato in Nations League e all’Europeo. Il resto è storia recente della sua avventura all’Inter, cominciata nell’estate del 2023. Davide in nerazzurro è una sorta di riserva di lusso. Inzaghi lo tiene in considerazione, lui è molto spesso decisivo, ma non è considerato titolare al 100%. Una situazione particolare, che ha portato a continue voci di mercato e a molto chiacchierare. Nonostante questo, il centrocampista fa, a modo suo, sempre il suo. Il gol decisivo contro il Barcellona ne è la prova.

Nico Paz, nell’estate del 2023, viene acquistato dal Como. L’argentino ci mette poco a prendersi la scena, trovando il primo gol in A già nel mese di ottobre. Fabregas non può che consegnarli una maglia da titolare. A rallentare il classe 2004 è qualche problema fisico, ma le sue qualità non sono certo in discussione. E i numeri, a oggi, parlano per lui, con il futuro che è tutto dalla sua parte.

Chi è più forte?

Sicuramente i cinque anni di differenza condizionano il giudizio, con Frattesi che, a oggi, ha dimostrato molto di più. Il nerazzurro è più centrocampista e mezzala, mentre il comasco è più trequartista. Davide ha come principale arma i suoi inserimenti alle spalle dei difensori, pur non disdegnando fisicità e tecnica. Intensità, dinamicità e visione di gioco lo rendono un centrocampista completo. Nico Paz può giocare anche come esterno d’attacco e interno a metà campo, ovviamente con spiccate doti offensive. Giocare tra le linee e smarcarsi sono le sue qualità. Essendo un mancino, ama accentrarsi per cercare il tiro o la giocata per liberare il compagno. Insomma, l’Inter del futuro potrebbe aver bisogno di lui.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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