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Osservatorio

Juventus: Nico Gonzalez sempre più dannoso. Torino: Che Adams troppo solo

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Nico Gonzalez

La Juventus si è vista raggiungere al 96′ dalla Lazio al termine di una partita giocata per larghi tratti in inferiorità numerica. L’espulsione di Kalulu ha condizionato il match risolto all’ultimo minuto da Vecino. Prima di rimanere in 10 uomini la squadra era andata in vantaggio e non aveva corso grossi pericoli. C’è da dire che anche Tudor ci ha messo del suo, con cambi senza senso che acuiscono l’idea di come il croato non sia adeguato al contesto. Perché fare entrare Adzic per sostituirlo dopo 5 minuti? Perché sostituire Conceicao entrato nel secondo tempo? Soprattutto: perché continuare a insistere sull’inutile e dannoso Nico Gonzalez? Il croato si sta giocando malissimo la chanche di rimanere in bianconero.

Il Torino ha giocato una buona gara con l’Inter, ma ha subito la prima sconfitta in casa del 2025. La paratona di Martinez su Chè Adams ha indirizzato il match, condizionato anche da una pioggia torrenziale e un campo pesante. Tuttavia, anche ieri si è avuta l’impressione di una sterilità offensiva imbarazzante. La squadra ha fatto girare molto palla, ma ha finito per costruire poco. Del resto, i dati parlano chiaro: con 39 gol segnati, i granata hanno il dodicesimo attacco della A. Troppo poco per pensare in grande.

Juventus: perché ancora Gonzalez?

Tudor non si sta discostando molto da Motta. Giocatori fuori ruolo (vedasi Savona braccetto), rigidità negli schemi (come l’insistenza sulla difesa a 3 pur non avendo centrali a disposizione) e insistenza su giocatori chiaramente inadeguati. Nico Gonzalez è l’emblema di quest’ultimo fatto, ma lo stesso potrebbe dirsi di Vlahovic. L’argentino ha giocato sempre, sia da esterno che da seconda punta, mostrando la sua totale abulia. Costantemente peggiore in campo, incapace di fare le cose più semplici, Tudor lo ha sempre tenuto in campo avendo zero risposte. Il tutto facendo marcire in panca Coceicao che, al contrario dell’argentino, ha gamba e voglia.

Lo stesso dicasi per Vlahovic. Il serbo prima di infortunarsi è sempre stato titolare, con risultati scadenti. A Kolo Muani sono bastate due gare da titolare nel suo ruolo (quindi al posto del serbo e non come esterno) per timbrare due reti. Di fatto, quindi, Tudor sta indirettamente riabilitando Motta, commettendo i suoi stessi errori e facendo capire che alcuni giocatori fatti fuori dall’ex tecnico sono irrecuperabili. La verità è che l’unica dote che Tudor ha è la juventinità. Per il resto, come allenatore, non è adatto a guidare la squadra.

Torino: Adams non basta

Il Torino della prossima stagione ritroverà Duvan Zapata, ma in questa ha evidenziato un problema grosso: la sterilità del reparto offensivo. La squadra di Vanoli anche contro l’Inter ha costruito, ma ha concluso poco, finendo ancora una volta con zero reti. Si è trattata dell’undicesima gara senza gol all’attivo. Il Torino, in più della metà delle gare in cui ha segnato (13 su 25) ha messo a segno più di una rete e questo significa che, quando la squadra è in giornata sa far male. Troppe volte, però anche con formazioni sulla carta più deboli, è mancata la capacità di concretizzare.

Per questo motivo dal prossimo mercato dovranno arrivare giocatori in grado di fare la differenza. La coppia Adams-Zapata non può bastare. Occorreranno giocatori veloci e di gamba. Si parla di Tchatchoua, in ombra alla Lazio in questa stagione, ma si ragiona anche su Valentin Carboni, che nella prossima stagione avrà necessità di giocare. Il tutto senza dimenticare il riscatto di Elmas. Serve qualità a questa squadra. Solo così si può sperare in un salto in avanti.

Davide Luciani   

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