Faccia a Faccia
Isaksen vs Conceiçao, la corsa che fa la differenza

Lazio-Juventus sarà senza alcun dubbio una delle sfide più importanti di questo finale di stagione. All’Olimpico le due squadre si giocheranno una grossa fetta di qualificazione alla prossima Champions League. Insomma, si tratterà della classica partita che può valere una stagione. E, tra o tanti duelli a distanza, potrebbe spiccare quello tra Isaksen e Conceiçao. Due esterni che potrebbero decidere il match sfruttando e puntando sulla corsa. Ma non resta che entrare nei dettagli e nello specifico di questo faccia a faccia.
Due giovani tanto diversi
Danese, classe 2001, Isaksen è uno dei giocatori che possono esser definiti appartenenti alla nuova generazione del calcio moderno. Dopo una breve parentesi nel Roslev IK, cresce nel Midtjylland, con cui esordisce tra i professionisti nel 2019. Milita in questa squadra per ben quattro stagioni intere. La sua crescita è stata costante, con l’annata 2022/2023 che è per il buon Gustav la più importante, non solo per i 22 gol. Infatti è stato protagonista in Europa, in particolar modo nelle due gare contro la Lazio nella fase a gironi della scorsa Europa League, con i goal sia all’andata che a ritorno. La sua avventura in Danimarca si chiude con 33 reti e 18 assist in 139 partite.
Questi numeri portano alla chiamata proprio dei biancocelesti. La prima annata capitolina è fatta di alti e bassi, con il punto più importante che è senza alcun dubbiol’esordio in Champions League e in primis la buona prestazione della gara d’andata degli ottavi contro il Bayern Monaco. A Isaksen però manca un po’ di continuità, dando la sensazione di essere una sorta di diamante da sgrezzare e di doversi ancora ambientare a pieno, come testimoniato dai tre gol e dai quattro assist. Da lui forse ci si aspettava di più.
Nato nel 2002 a Coimbra, Francisco a soli 8 anni, aggregandosi al Belenenses. A notarlo è lo Sporting Lisbona. Poco dopo però è papà Sergio a portarlo con sé al Porto. dove, nella stagione 2018/2019, segna 15 gol in 15 partite con l’Under 17. Insommaa, numeri di un vero e proprio predestinato e che gli valgono la promozione in prima squadra. La sua crescita continua e, a soli 18 anni, viene convocato nell’Under 21 del Portogallo. E, nell’Europeo di categoria, diventa il marcatore più giovane di sempre. Insomma, un inizio da vera e propria stella. Formativa e importante è senza alcun dubbio l’avventura all’Ajax, anche se, in 28 presenze, realizza solo una rete e tre assist. In Olanda però il lusitano matura definitivamente dal punto di vista caratteriale.
L’Italia come luogo di crescita
Parlare della storia recente e di questa stagione di Isaksen con la maglia della Lazio non può che portare a evidenziare della fiducia, che, nelle parole e nei fatti, gli ha sempre dato Baroni. L’esterno è uno dei pilastri nello scacchiere tattico e si è adattato ai dettami del tecnico ex Lecce e Verona. Dopo qualche delusione iniziale è stato uno dei grandi protagonisti, segnando gol importanti come quelli da tre punti contro Napoli e Atalanta o quello in Coppa in quel di Plzen. Il tutto accompagnato da prestazioni convincenti. E ora in testa c’è solo un obiettivo: raggiungere la doppia cifra.
Il ritorno al Porto coincide con l’esplosione definitiva di Conceiçao. 43 presenze, otto gol e otto assist: questo quanto fatto ne 2023/2024. E non servono ulteriori parole. La convocazione a Euro 2024 non può che essere la naturale conseguenza. Ed è in questa competizione che, con la Repubblica Ceca, segna il suo primo gol in Nazionale, che per di più vale la vittoria. Il resto è la storia recente e di un’avventura alla Juventus fatta di alti e bassi. L’inizio è dei migliori: due gol e cinque assist. La stagione dei piemontesi è senza dubbio stata molto complicata e lui ha avuto a che fare anche con qualche problema fisico di troppo, Il lusitano ha comunque superato le 30 presenze e ha quasi 2000 minuti giocati, con cinque gol e cinque assist. L’arrivo di Tudor però potrebbe precludergli un finale di stagione da vero protagonista. Il 3-4-2-1 del croato non favorisce gli esterni tutta fantasia.
Chi è più forte?
Isaksen può essere definita un’ala moderna. Velocità e dribbling i suoi punti di forza, anche se non va dimenticata la sua abilità di saper tirare e trattare il pallone con ambo i piedi, pur essendo un sinistro naturale. Insomma, il danese sa svariare su tutto il fronte offensivo, essendo praticamente letale negli spazi. Sono chiare anche le qualità di Conceiçao. Il portoghese è un esterno destro alto, abile nel dribbling, sfruttando le sue capacità di rientrare sul suo mancino. Abilità nell’assist e in zona gol lo rendono un’ala completa. Il futuro è dalla sua parte, ma forse deve sgrezzarsi ancora un po’.. E chissà che l’Olimpico non sia il suo teatro inaspettato.
