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Milan, Jovic si gioca il futuro. Ancelotti-Brasile, è la volta buona?

Dopo i gol contro l’Inter adesso Jovic si rilancia in casa Milan: vuole rimanere e vuole strappare un nuovo contratto

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Jovic

Il calcio, si sa, vive di sogni, di opportunità e di sliding doors. Basta un gol, un gesto, una scelta di pochi istanti per cambiare il destino di una carriera. In questo momento, tra Milano e Madrid, due uomini si trovano davanti a un bivio: Luka Jovic e Carlo Ancelotti. Due storie molto diverse, due strade lontane, due profili differenti.

L’attaccante del Milan si rilancia grazie ai gol, decisivi, dell’ultimo periodo. L’allenatore invece è pronto a salutare, stavolta per davvero, il Real Madrid. E se il primo spera di restare, il secondo è sicuro di partire. Verso dove? Lo scopriremo.

Luka Jovic. Fonte foto: Men's Healt

Luka Jovic. Fonte foto: Men’s Healt

Jovic, la partita più importante si gioca adesso.

Una doppietta contro l’Inter aiuta sempre. Aiuta il morale, aiuta la percezione esterna. Ma Luka Jovic guarda più lontano: con 13 gol stagionali, il Milan è diventato la seconda squadra della sua carriera per prolificità dopo l’Eintracht Francoforte. Arrivato quasi in sordina la scorsa estate, adesso il serbo si sta giocando una posta altissima: restare in rossonero. Il suo contratto scade il 30 giugno, il Milan ha in mano un’opzione di rinnovo annuale valida anche per le prossime due stagioni. Ma il piano di Jovic è diverso: vuole più stabilità, un biennale che gli dia respiro e prospettiva.

Dopo aver spinto i rossoneri alla finale di Coppa Italia, il suo obiettivo è chiaro: battere il Bologna il 14 maggio, volare in Europa League e convincere definitivamente la dirigenza. Per farlo, però, servono i gol. E servirebbe sapere anche chi sarà il prossimo allenatore del Milan.

Ancelotti. Fonte foto: la Repubblica

Ancelotti. Fonte foto: la Repubblica

Ancelotti, profumo di verdeoro

A Madrid, invece, Carlo Ancelotti è vicino a chiudere un cerchio. Dopo un finale di stagione opaco con il Real Madrid, il tecnico italiano sembra pronto a spiccare il volo verso il Brasile. Ormai l’approdo in nazionale non è più solo un’idea: i colloqui con la Seleçao proseguiranno a maggio e l’accordo, stavolta, sembra vicino.

La federazione verdeoro lo vuole fortemente, pronta a offrirgli un contratto quadriennale fino al 2030, con il primo grande banco di prova al Mondiale in Stati Uniti, Canada e Messico. Dopo l’ultima finale al Bernabeu, persa con il Barcellona, gli indizi sono diventati prove: anche gli emissari del presidente Ednaldo Rodrigues sono stati avvistati allo stadio. Ancelotti potrebbe essere il primo tecnico europeo a guidare stabilmente la Seleção. E magari riportarla, ventidue anni dopo, là dove il Brasile sente di dover stare: sul tetto del mondo.

Prof di giorno, giornalista freelance di notte. Direttore de il Catenaccio e Head Writer di Sportcafe24.com

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