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Freuler vs Thuram, un confronto (quasi) generazionale

Bologna-Juventus sarà una sfida crocevia per la corsa Champions. E, tra i tanti duelli, può spiccare quello tra Freuler e Thuram

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freuler thuram

Ormai la Serie A è arrivata al suo momento decisivo, dove ogni partita è fondamentale. Ed ecco che Bologna-Juventus vale senza alcun dubbio un bel pezzo di Europa. Tanti duelli a distanza, tra cui potrebbe spiccare in mediana quello tra Freuler e Thuram. E da dire c’è davvero tantissimo.

Due inizi ben diversi

Classe 1992, nativo di Ennenda, dopo la gavetta nelle giovanili, il buon Remo fa il suo esordio nella Serie A elvetica nella stagione 2010/2011 con la maglia del Grasshoppers. Cinque partite e un gol per lui. Nell’annata successiva, dopo i primi mesi nel club di Zurigo, passa al Winterthur. La sua crescita continua, come dimostrato dai due anni al Lucerna. 73 partite e nove gol per lui, che dimostra dunque anche una buona freddezza sotto porta. La prima svolta per lui c’è nel gennaio, del 2016, quando viene ingaggiato dall’Atalanta. Ed è a Bergamo che esplode definitivamente, diventando uno dei centrocampisti più interessanti del nostro campionato. Con l’arrivo di Gasperini, diventa titolare fisso.

Freuler è senza dubbio, per molte stagioni un pilastro dello scacchiere tattico della Dea. Arrivano esordio e primo gol in Champions, più precisamente negli ottavi fi finale contro il Valencia, nel febbraio del 2020. Per di più, causa gli infortuni di Toloi, indossa molto spesso la fascia di capitano. C’è anche il rinnovo di contratto fino al 2025. Ed è per questo che il suo passaggio al Nottingham Forest, nell’agosto del 2022, è un po’ una sorpresa.

Nato a Reggio Emilia nel 2001, quando papà Lilian è giocatore del Parma. Khèpren inizia da giovanissimo, giocando nell’AC Boulogne-Billancourt e poi continuando la sua formazione a Clairefontaine. A puntare su di lui è il Monaco, che nel 2016 lo inserisce nel suo settore giovanile. Nel 2018 debutta tra i professionisti, non in un partita qualsiasi, ma in match di Champions contro l’Atletico Madrid. Nel 2019 passa al Nizza, dove completa la sua crescita. Con il club transalpino colleziona 167 partite, tra campionato e Coppe, con qualche apparizione europea, e segna nove gol. La consacrazione definitiva per lui arriva nel marzo del 2023, quando convocato da Didier Deschamps per la prima volta, festeggiando i suoi 22 anni debuttando nei minuti finali di Francia-Olanda 4-0. La chiamata della Juve, che investe per lui circa 20,5 milioni, è la conseguenza.

Il ritorno di Remo, l’esplosione di Khéphren

La stagione di Freuler al Nottingham Forest può essere definitiva più che positiva. Il centrocampista svizzero gioca con continuità, come dimostrato dalle 33 presenze tra campionato e Coppe. Il richiamo dell’Italia è però troppo forte. Remo passa al Bologna, essendo inserito nell’operazione che porta al trasferimento di Dominguez in Inghilterra. E quella in rossoblu è storia recente. Prima Thiago Motta, con la conquista della Champions, e poi Italiano, con la stagione della conferma o, addirittura, dei miglioramenti, che gli affidano le chiavi del centrocampo. Lui non delude ma, mettendoci esperienza, continuità e personalità. E anche con la Nazionale svizzera è imprescindibile.

Khépren Thuram è stato definito, per di più in una stagione come questa, una delle note liete di casa Juve. Le oltre 40 presenze, con quattro gol e tre assist, dimostrano la crescita del francese e in molti hanno criticato Thiago Motta per non avergli dato piena fiducia e ben diversa continuità. Tudor, nella sua piccola rivoluzione, sta puntando su di lui. E chissà che il suo apporto non possa essere decisivo per salvare quantomeno la stagione, centrando la Champions.

Chi è più forte?

Tecnica, inserimento, fisicità, corsa, visione di gioco, abilità nel fraseggio e versatilità: queste le caratteristiche di Freuler, bravo in fase di costruzione, di fraseggio e di interdizione. Insomma, quello che si può definire un centrocampista completo, che ha dalla sua anche una discreta esperienza internazionale, sviluppata pure con la Svizzera.. La notevole forza fisica, il tiro e il dinamismo sono invece quelle qualità in cui eccelle Thuram, capace di essere presente in entrambe le fasi di gioco e di dettare i ritmi e i tempi della manovra. Insomma, il futuro è tutto per il transalpino. E chissà che il futuro non passi molti anche dalla partita dello stadio Dall’Ara.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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