Benjamin Pavard : l’equilibratore della difesa che il Bayern rimpiange

Benjamin Pavard ieri sera ha dato un doppio dispiacere al Bayern Monaco. Non solo ha segnato la rete che ha di fatto permesso all’Inter di superare il turno eliminando i tedeschi, ma ha dimostrato di essere un grande rimpianto a livello tattico del club bavarese. La sua capacità di equilibratore, attaccando e difendendo allo stesso modo è uno dei segreti dell’Inter. Il Bayern non lo ha capito quando due estati fa se ne liberò a cuor leggero. Lui chiedeva di giocare centralmente, i tedeschi lo volevano terzino. Risultato: oggi i bavaresi non hanno un terzino di valore, nè un centrale leader come il francese. Il confronto con Kim è stato impietoso. L’ex Napoli in Baviera non ha mai mostrato quella padronanza necessaria ad essere leader di una grande squadra. Al contrario, Pavard non ci ha messo molto a diventare un pilastro dell’Inter.

Pavard, il segreto silenzioso dell’Inter

Quando si parla della difesa dell’Inter si esaltano spesso le doti tecniche di Bastoni e l’aggressività di Acerbi. Si parla meno delle qualità di Pavard. Il francese è uno dei segreti dell’Inter di Inzaghi. La sua capacità di difendere e costruire gioco, sovrapponendosi spesso all’esterno destro nerazzurro lo rende un giocatore prezioso. Con lui i nerazzurri hanno messo un tassello importante nella rosa che ora punta al triplete. Pavard è un giocatore spesso sottovalutato, ma che ogni allenatore vorrebbe. La sua intelligenza tattica gli permette di capire le varie fasi della partita .

Il limite di Pavard è proprio quello di essere essenziale e poco appariscente. Anche in Nazionale, nonostante le sue qualità, non ha mai avuto molta fortuna. Titolare ai mondiali 2018, negli anni successivi, Deschamps gli ha preferito altri giocatori. Tuttavia lui non ha mai mollato. Due estati fa volle fortemente l’Inter e ora si sta godendo il momento. Con i nerazzurri punta al secondo triplete dopo quello conquistato on il Bayern Monaco. Curiosamente, sulla panchina del club tedesco c’era Flick, l’allenatore del Barcellona che si troverà ad affrontare in semifinale. Sarà un0’altra “vendetta”?

Davide Luciani