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Pulisic vs Lookman, tra passato e futuro

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pulisic lookman

Il weekend di Pasqua ha sempre avuto molteplici significati nella storia della Serie A. E, si sa, che anche quest’anno, sarà così, per di più in campionato che sta facendo dell’equilibrio e dell’incertezza la sua principale attrazione. A spiccare poi è un Milan-Atalanta, che sarà crocevia decisivo della corsa per un posto in Europa. Tra i tanti duelli a distanza, ecco quello tra Pulisic e Lookman. E da dire c’è davvero tantissimo.

Tante differenze

Nato nel 1998, a Hershey, in Pennsylvania, Pulisic inizia a giocare a calcio fin da subito. A soli 16 anni, attira l’attenzione del Borussia Dortmund, con cui firma il suo primo contratto da professionista. Insomma, l’inizio è quello di un predestinato. Lo statunitense, in Germania, vive quattro stagioni importanti. Debutta nel gennaio 2016, diventando così il calciatore americano più giovane a esordire in Bundesliga. Prestazioni di alto livello, talento puro e cristallino, gol (19 in 127 partite) e assist importanti: il buon Christian si prende la scena. La chiamata del Chelsea, nel 2019, pare quasi essere la naturale conseguenza. 64 milioni di euro è la cifra monstre che viene investita dai londinesi. Lampard, Tuchel e Potter gli danno fiducia: quasi 150 presenze e 26 gol. I numeri sicuramente, ancora una volta, parlano e testimoniano una crescita continua e costante. Gli allori sono i primi trofei, ossia l’FA Cup e la UEFA Champions League nel 2021. L’unica pecca è rappresentata da qualche infortunio di troppo.

Inglese, nato nel 1997, ma naturalizzato nigeriano, Lookman cresce nel Charlton, con cui esordisce in prima squadra nel 2015. Poco dopo arrivano le prime reti e, in una stagione e mezzo, va a segno per 12 volte. Dal 2017 al 2020, vive un periodo fatto di alti e bassi, facendo la spola tra Everton e Lipsia. I tedeschi, nel gennaio del 2018, spendono per lui 18 milioni di euro. Con le due squadre supera le 60 partite giocate, ma non tocca la doppia cifra a livello di marcature. Insomma, la tanto decantata consacrazione, non arriva. Nel 2020-2021 indossa la maglia del Fulham, mentre l’anno dopo approda Leicester. Ma, anche in questi due casi, la doppia cifra di gol non viene mai avvicinata (4 e 6). Eppure, nell’agosto del 2022, l’Atalanta punta su di lui, spendendo 15 milioni di euro.

L’Italia come casa

Oltre a essere diventato pilastro e idolo di un Paese intero con la Nazionale, nell’estate del 2023 Pulisic passa al Milan. L’esordio e da incorniciare: in quel di Bologna arrivano partecipazione a una rete e gol. Tre gol in sette partite sono il suo biglietto da visita, ma lo statunitense paga sempre il pegno infortuni. Ciò non lo rallenta e diventa uno dei pilastri nello scacchiere di Pioli. Arrivano le prime marcature europee e la sua prima stagione rossonera e da giocatore di altissimo livello: 15 gol e 11 assist. Il resto è storia recente, di un’annata complicata, con il cambio Fonseca-Conceiçao, con una squadra che, più volte, pare allo sbando. Ma lui resta uno dei più brillanti: 15 gol e 11 assist, come lo scorso anno. Ma con la possibilità di migliorare queste statistiche. I tifosi meneghini, non a caso, lo amano.

Si scrive Atalanta, si legge svolta. La storia di Ademola Lookman in nerazzurro è incredibile. Il nativo di Londra va subito in gol al debutto e per Gasp diventa un pilastro. Chiude la sua prima stagione italiana con 13 reti e l’anno dopo si ripete, esplodendo definitivamente. Arrivano 31 presenze e 13 gol in campionato. Ma le reti sono solo una parte dell’enorme contributo che l’attaccante, capace di disimpegnarsi anche come esterno, regala ai nerazzurri. Il 2023-2024 è la conferma definitiva del valore del giocatore: 40 presenze e 14 gol in tutte le competizioni. La sua stella brilla soprattutto in Europa League, con cinque gol, tra cui la tripletta nella finale con il Bayer Leverkusen che porta a uno storico trionfo. Il resto è storia recente e di un’annata difficile, con costanti e continue voci di cessione e di rapporti non troppo idilliaci, con lo stesso Gasperini. Nonostante questo, i 18 gol stagionali realizzati fino a ora dimostrano quanto vale.

Chi è più forte?

Duttilità e versatilità: queste le principali caratteristiche di Pulisic, che, non a caso, ha dimostrato di saper giocare sia come ala, largo a destra, che come trequartista. Rapidità e controllo di palla lo rendono letale nell’uno contro uno, nonché fondamentale in zona offensiva. Per di più, di certo, non gli mancano personalità e leadership. La versatilità è anche un pregio di Lookman, che può giocare sia da ala che da seconda punta. I due tatticamente sono un po’ differenti, ma entrambi hanno nella finalizzazione e nella visione di gioco un qualcosa in comune. Personalità che non manca a entrambi e il segnale di un duello equilibrato.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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