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Bidoni Calciomercato, da Maldini a Musah: prestazioni nel mirino

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La stagione è nel suo momento clou, o rush finale che dir si voglia. Il punto però è che, le luci dei riflettori, rimangono sempre e comunque accessi. Perché le prestazioni sono tutt’altro che idilliache. Ma da dire c’è tanto pure troppo. Giusto provare a fare un sunto.

Maldini da Nazionale, ma…

A gennaio sembrava essere uno dei migliori colpi. Magari quell’innesto che sarebbe servito all’Atalanta per sognare e guardare in alto. I fatti hanno detto altro, con gli orobici che sono calati e l’ex Monza che non ha mai realmente inciso. Spalletti punta su di lui, ma i numeri degli ultimi mesi sono tutt’altro che idilliaci, anche causa problemi muscolari. Non resta che vedere cosa accadrà in questo finale di stagione. Ma la domanda è una: è stata la scelta giusta?

Lazzari, perché è ancora così

La sua prestazione con l’Atalanta è stato l’emblema della sua carriera. Perché lui si impegna, corre e si fa vedere: su questo non ci sono dubbi. Ma poi fa sempre la scelta errata, sbagliando il cross, tirando debolmente o fallendo in appoggi che, sulla carta, sembrano semplici. In biancoceleste qualcosa di buono lo ha fatto, intendiamoci. Ma, a 31 anni, forse, si può dire che la sua dimensione non è quella di una squadra che punta alla Champions. Troppo cattivi?

Zalewski, tutto è ancora negativo

Già il suo ultimo periodo alla Roma non aveva brillato. All’Inter qualcosa di buono si è visto e i nerazzurri dovrebbero riscattarlo. Il problema è che in lui, da un po’ di tempo, non si intravedono segnali di crescita, Insomma, gli errori che fa sono più o meno sempre gli stessi e molto spesso sono frutto di ingenuità. Va detto però che, a 23 anni, il tempo è dalla sua parte. Milano sarà la città giusta per esplodere una volta per tutte?

Musah ora che si fa?

Tantissimi errori, alcuni fin troppo evidenti, come quello contro la Fiorentina, e due sostituzioni nel bel mezzo del primo tempo. Basterebbe quest’immagine ed è più che lecito chiedersi perché Conceiçao continui a puntare su di lui. Ora la domanda è solo una: che si fa? Intestardirsi sul schierarlo ancora titolare sarebbe folle, costruirli addosso un ruolo da riserva la scelta più intelligente. Non vanno scordate però due cose: l’investimento di circa 20 milioni e il fatto che i meneghini siano un vero cantiere. La rivoluzione è dietro l’angolo?

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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