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Overvaluation

Bidoni Calciomercato, da Toloi a Bisseck: i conti non tornano

La stagione è ormai entrata definitivamente nella sua parte conclusiva. Ma per molti in conti, ancora oggi, non tornano

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Otto giornate alla fine, con la lotta scudetto, quella Champions e la corsa salvezza sempre più nel vivo e sempre più affascinanti. Ma in Serie A molti conti, tanto spesso, non tornano. Ma chi sono questa volta i protagonisti? A dirlo è, nemmeno a dirlo, la rubrica Overvalutation

Toloi e quella decisione da prendere

Solo sei partite a voto in campionato fanno capire come l’italo-brasiliano stia vivendo una stagione tribolata. In discussione non c’è certo la sua carriera e tutto quello che ha dato all’Atalanta. In dubbio c’è la scelta di non aver deciso, a gennaio, di tornare in Brasile, come si era tanto detto. Forse può essere quello il suo giusto finale di carriera, che altrimenti rischierebbe di essere vissuto come una sorta di macchia.

Beltran e quel qualcosa in più

Cinque gol e sei assist: questi i suoi numeri stagionali. L’argentino però non è mai stato il titolare aggiunto, né prima con Italiano e né ora con Palladino. Da molti è sempre stato considerato perfetto per giocare in un attacco 1-2 o 2-1. Ed è forse per questo che, i suoi numeri in zona gol, non sono poi così tanto buonissimi. Insomma, Beltran può fare di più. Perché, a oggi, non è mai stato un valore aggiunto per la Fiorentina. L’addio in estate è probabile, ma chissà che questi ultimi due mesi, giocando con un po’ di continuità, non possano essere una svolta.

Ngonge e quel feeling

15 partite e poco più di 150 minuti, con due gol. Non è certo uno dei giocatori che Conte tiene in maggiore considerazione. Non è certo un caso che, a gennaio, era uno dei più papabili per la cessione. Il fatto che sia rimasto porta un po’ a chiedersi se potrà dire qualcosa da qui a maggio. I dubbi ci sono, visti i nemmeno 30′ nelle ultime cinque partite. Mentre per l’estate il suo destino pare segnato.

Bisseck e quella media

Un gol, tre assist e oltre 30 presenze. A balzare agli occhi però è una media voto sotto la sufficienza, frutto di qualche errore e di una non sempre grandissima costanza. Un problema agli adduttori l’ha poi messo un po’ ai margini, con Inzaghi che pare, in questo momento decisivo, fidarsi più di altri. Potrebbe essere questo il preambolo a un addio, con l’Inter che potrebbe puntare su altri difensori. Un capitolo meneghino che ha portato senza dubbio a un crescita del tedesco, ma qualcosa in più quest’anno si sarebbe potuto vedere.

 

 

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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