Connect with us

Gli sfigati del lunedì

Quale futuro per la Nazionale di Spalletti?

Pubblicato

|

gli sfigati del lunedì

Fine settimana incredibile. Anche senza Serie A. Due giorni, o meglio uno, dove è davvero successo di tutto. La notizia è senza alcun dubbio l’esonero di Thiago Motta. Accade tutto di domenica, dopo che, nei giorni precedenti, sembrava che si dovesse attendere ancora un po’, con l’ex Bologna che si sarebbe dovuto sedere sulla panchina dei bianconeri anche contro il Genoa. Così invece non sarà. E a sostituirlo non sarà quello che sembrava il prescelto, ossia Roberto Mancini. La svolta porta il nome di Igor Tudor, con un cambio modulo, l’ennesimo, dietro l’angolo. Una scelta che farà discutere e che evidenzia confusione, clima teso e un progetto che ormai non c’è più, anzi che è definitivamente fallito. L’unica certezza è che il croato non può sbagliare nulla, perché una Juve senza Champions ne uscirebbe ridimensionata.

La domenica è stata anche quella di una folle Germania-Italia. Quasi impossibile descrivere una partita a dir poco a due facce. Nel primo tempo il dominio dei tedeschi, dal punto di vista fisico, tecnico, tattico e caratteriale è stato netto. Gli azzurri sono apparsi scollegati, in primis dal punto di vista mentale (vedere il secondo gol per credere…). Ma è proprio per questo che la reazione del secondo tempo non può certo essere casuale. Una differenza così evidente fa pensare a qualche errore nell’avvicinamento alla partita, nell’approccio, nelle scelte tattiche e negli uomini. La domanda non può che essere una: senza i due quinti titolari, Dimarco e Cambiaso, era davvero necessario confermare il 3-5-2? I cambiamenti fatti nella ripresa, a livello di singoli e di modulo, hanno mostrato maggiore fluidità di manovra, autorevolezza, ordine tra i reparti e capacità di sfruttare le fasce. Ovviamente non è tutta qui la spiegazione, ma il rischio di esser ridimensionati, dopo quei primi 45′ era altissimo. Giusto ripartire da quanto fatto nei secondi 45′, che si inserisce in quanto di buono fatto nel percorso post Europeo.

Quale futuro dunque per questa Nazionale? Spalletti è forse ancora alla ricerca di una vera quadra definitiva, anche se l’idea di calcio è ben chiara e delineata. Il commissario tecnico però sa bene soprattutto una cosa: le qualificazioni per il Mondiale non sono così tanto lontane. Anzi, il sei giugno è più vicino di quanto si pensi. E soprattutto la prima sfida, quella di Oslo contro la Norvegia, sarà paradossalmente già decisiva. Meglio rivedersi questa partita più volte per capire il perché di questo primo tempo. Perché meglio correre meno rischi possibili. Dopo due Mondiali saltati sarebbe il minimo…

A chiudere il discorso l’ennesimo episodio arbitrale, ossia il rigore dato per il contatto Schlotterbeck e Di Lorenzo, prima dato e poi tolto da Marciniak. Le immagini lasciano non pochi dubbi e già questo basterebbe per creare un caso. Il caso è però reso ancor più clamoroso dall’intervento del VAR, in quanto questo non è un certo un chiaro ed evidente errore. Insomma, ancora una volta il protocollo che viene meno. Perché questa fantomatica moviola in campo più che fare chiarezza pare fare confusione.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *