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Faccia a Faccia

Lukaku vs Gimenez, così diversi o così uguali?

Il faccia a faccia tra Lukaku e Gimenez sarà senza alcun dubbio una delle principali attrazioni tra Napoli e Milan

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lukaku vs gimenez

La pausa per le Nazionali ha permesso di tracciare una riga, ma il rush finale di Serie A è, inutile nascondersi, in cima ai pensieri di tutti. Ed ecco che, nella giornata che chiuderà il mese di marzo, una delle sfide più importanti sarà quella tra Napoli e Milan. Tra i tantissimi duelli a distanza del match dello stadio Maradona, uno molto interessante sarà quello tra Lukaku e Gimenez. I due attaccanti quest’ anno hanno sicuramente detto tanto, seppur in modo diverso. Ma è giusto analizzare ogni cosa nello specifico e nel dettaglio.

Due storie molto diverse

Classe 1993 e nato ad Anversa, Lukaku, dopo i primi calci al Lierse, cresce calcisticamente nelle giovanili dell’Anderlecht, uno dei club più importanti del Belgio. L’esordio tra i professionisti avviene a soli 16 anni con, il primo trofeo vinto è una Pro League, arrivata nella stagione 2009-2010. Dopo 41 gol in circa tre anni, arrivata la chiamata del Chelsea, dove approda nel 2011. Il buon Romelu però ha solo 18 anni, non trova molto spazio e quindi viene mandato in prestito prima al West Bromwich e poi all’Everton. Ed è in quest’ultima squadra che avviene la sua consacrazione. Il belga infatti diventa uno degli attaccanti più prolifici della Premier League.

E non è certo un caso che, nel 2017, a puntare su di lui è il Manchester United. Con i Red Devils vive due stagioni importanti. A colpire è la sua partenza, visti i 10 gol nelle sue prime 9 presenze ufficiali. A puntare su di lui è a dargli grande fiducia è soprattutto Mourinho. Non è un caso che le cose per lui cambino con l’arrivo in panchina di Solskjaer, che molto spesso gli preferisce Rashford. La conseguenza è il trasferimento, nell’estate del 2019 all’Inter, risultando l’acquisto più costoso nella storia del club nerazzurro, con cui gioca per due anni, vincendo il campionato nell’anno della pandemia e segnando più di 60 gol. E per di più fa parte della generazione d’oro della Nazionale belga. Generazione d’oro però che non ottiene nessun grandissimo risultato, a parte il terzo posto nei Mondiali del 2018.

Classe 2001, Santiago Gimenez ha iniziato la sua avventura nel mondo del calcio nel 2017. Il suo esordio è con il Cruz Azul, una delle più importanti squadra del Messico. Il suo primo gol arriva nel  2020, in una partita molto importante contro il Toluca. In Sudamerica mette in mostra il suo feeling con il gol. Ed ecco che, dopo delle buone stagioni, costellate da 15 reti in 87 partite, l’attaccante approda nel mondo del calcio che conta, ossia in Europa. Infatti è l’estate del 2022 quando il Feyenoord lo acquista per circa 6 milioni di euro. Ed è l’inizio della pagina più importante della sua carriera, che è così a una vera e propria svolta.

Quanto conta l’Italia

Nel 2021, un po’ a sorpresa, lascia l’Inter e fa ritorno al Chelsea, diventando l’acquisto più costoso nella storia del club londinese e anche la cessione più remunerativa di sempre per un club italiano. Con i Blues vive una stagione complicata, nonostante il trionfo nella Coppa del mondo per club FIFA, Fa ritorno all’Inter nel 2022 e mette in bacheca una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia, arrendendosi in finale di Champions League al Manchester City. 14 gol sono comunque il segnale di un’altra annata fatta di alti e bassi. Il resto è storia recente, ossia dell’esperienza alla Roma, dove ritrova Mourinho, totalizza 47 presenze e 21 reti. Torna pilastro e certezza nel Napoli di Conte. Perché Romelu è uno dei trascinatori in un sogno scudetto, che è comunque ancora vivo.

L’impatto di Gimenez in Eredivisie è di altissimo livello e a parlare per lui sono i numeri. Infatti, nella sua prima stagione, mette a referto ben 18 gol. L’anno successivo tocca quota 26 gol in 41 presenze. Cinismo e freddezza sotto porta sono caratteristiche che dimostra di avere anche in Champions League. Insomma, il messicano diventa, nel giro di pochissimo tempo uno dei bomber più prolifici in Europa. Il resto è storia recente, con 15 gol in 18 partite con gli olandesi e la chiamata del Milan, dove parte alla grande, con tre reti. Ed è lui una delle poche certezze in un periodo buio. Ed è a lui  che bisognerebbe affidarsi per rinascere.

Chi è più forte?

Fisicità e abilità nel gioco aereo, ma anche tecnica e progressione a campo aperto: queste le capacità di Lukaku. Il belga ha inoltre dimostrato, in tutta la sua carriera, di essere leader e trascinatore, avendo carattere e personalità da vendere. Insomma, l’esperienza è tutta dalla sua parte. Occhio però a Gimenez, bravo di testa, che sa lottare e battagliare, che han un tiro preciso, anche dalla distanza. Insomma, un attaccante che sa farsi rispettare in area di rigore, ma che sa anche duettare con i compagni, chiamando molto spesso il passaggio in profondità con i suoi movimenti. Dunque il futuro pare essere dalla sua parte. E molto potrebbe partire dalla sfida del Maradona.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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