Osservatorio
Juventus, Giuntoli conferma Motta per non dimettersi. Torino, Vanoli toccasana granata.
La debacle della Juve di Motta è anche quella di Cristiano Giuntoli che in estate si è giocato malissimo le sue carte

La roboante sconfitta della Juventus con la Fiorentina ha significato lo schianto del progetto Giuntoli. Più del ko, infatti, pesano i due assist di Fagioli e la prestazione di Kean a confronto della prestazione degli acquisti bianconeri. Ancora una volta Thiago Motta si è schiantato di fronte a scelte incomprensibili. Anche a Firenze la squadra è stata stravolta. Fuori Cambiaso, e Yildiz, McKennie ala, Gonzalez ancora titolare sono alcune delle idee bislacche dell’talo-brasiliano sempre più vittima del suo personaggio. Soprattutto sono frutto delle scelte di Giuntoli che da quando ha avuto pieni poteri non ne ha azzeccata una sul mercato, depauperando un patrimonio tecnico ed economico.
Il Torino continua a volare grazie a Vanoli. Cairo ha azzeccato l’allenatore quest’anno e i granata continuano ad essere una delle squadre più in forma del campionato. Contro l’Empoli è arrivata un’altra vittoria che proietta la squadra verso il decimo posto. Vanoli, a differenza di Motta, ha dovuto fare i conti con cessioni pesanti che hanno privato la squadra di giocatori fondamentali. Ciononostante si è rimboccato le maniche, riuscendo a coinvolgere tutta la rosa. Il mercato poi a gennaio gli ha dato una mano.
Giuntoli-Motta: i distruttori della Juventus
L’inadeguatezza di Motta si è vista ieri, quando, sul 3-0 per la Fiorentina, ha fatto entrare Veiga e Cambiaso, due terzini, tenendo in panca per tutta la gara Yildiz e Vlahovic. E’ ormai evidente come Motta punti a fare il fenomeno, vittima di un personaggio mal riuscito. Il problema del tecnico è che tratta la Juventus come se fosse lo Spezia, senza capire che nella Torino bianconera ogni risultato diverso dalla vittoria è una disfatta. Giuntoli si è giocato malissimo la sua carta puntando tutte le fiche sull’italo-brasiliano che ha perso il controllo della squadra.
Al di là delle affermazioni di facciata, i giocatori non lo seguono più, smarriti di fronte a continui cambi di ruolo e a scelte incomprensibili. A questo punto, il destino di Motta è segnato, anche se la Juventus dovesse qualificarsi per la prossima Champions, ma anche Giuntoli è appeso ad un filo. Il Direttore dell’area tecnica ha spremuto la Next Gen per rinforzare la rosa e non è riuscito nel suo intento. Tutti i giovani da lui ceduti (Kean, Fagioli, Soulè, Hujisen) si stanno rivalutando. Al contrario, tutti i giocatori da lui acquistati (Gonzalez, Koopmeiners, Douglas Luiz) si sta deprezzando. Per non parlare di Vlahovic, il cui valore ora è a picco. A giugno, è sempre più probabile che alla Juventus ci sarà l’ennesimo repulistu, che non riguarderà solo Motta, ma anche Giuntoli, l’uomo che doveva creare sogni e ha generato incubi.
Torino, Vanoli il valorizzatore
Paolo Vanoli, a differenza di Thiago Motta, è riuscito a valorizzare tutta la rosa a disposizione. Il Torino ha vissuto una prima parte di stagione travagliata tra le cessioni e il grave infortunio di Zapata. Tuttavia, il tecnico è riuscito a tirare fuori il meglio dalla rosa. Maripan e Walukiewicz, dopo un inizio stentato ora hanno iniziato a carburare, dimostrando di poter essere un valore aggiunto per la squadra. A centrocampo, Ricci ha aumentato i giri delle sue prestazioni e Vlasic, finalmente tornato trequartista, sta aumentando il ritmo delle proprie prestazioni. Vanoli è riuscito a toccare le corde giuste di una squadra che sembrava spenta, mettendo tutti i giocatori nei ruoli giusti. Ora i granata sono una squadra rognosa che può far male a chiunque. Ora i granata hanno finalmente una rosa dobe tutti sono coinvolti e il merito va esclusivamente a Vanoli.
Davide Luciani
