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Massimiliano Allegri: minestra riscaldata anche per il Milan?
Massimiliano Allegri è in cima alla lista del Milan per la prossima stagione

Massimiliano Allegri potrebbe tornare ad allenare il Milan a distanza di oltre undici anni. La notizia è stata lanciata da La Gazzetta dello Sport, secondo cui, il tecnico di Livorno è stato individuo come sostituto di Conceicao per aprire un nuovo ciclo. Se la voce fosse confermata si tratterebbe di un triplo salto carpiato all’indietro da parte della dirigenza rossonera che la scorsa estate scelse Fonseca per puntare su un allenatore europeo e a fine dicembre decise di continuare a perseguire tale linea con il connazionale Conceicao. Il calcio di Allegri è lontano anni luce da tale concezione. La sua tattica attendista e rinunciataria ha fatto epoca.
Allegri, l’anti-gioco al potere
Massimiliano Allegri ha creato un’autentica corrente di pensiero che da anni contrappone i cosiddetti allegriani ai giochisti. Il suo pensiero può essere facilmente racchiuso in questa frase “Per lo spettacolo si va al circo. Qui contano i risultati”. Questo suo mantra è stato estremizzato soprattutto negli ultimi tre anni juventini. Molti tifosi si sono lamentati del suo anti-calcio, con la Juventus che stazionava sulla linea difensiva sia con il Frosinone che con l’Inter, alla ricerca dell’episodio fortuito che la tirasse d’impaccio. Tuttavia, ci sono molti tifosi juventini che ora, vedendo i risultati di Motta, rimpiangono quella mancanza di gioco che portava risultati.
Senza dubbio Allegri è un tipo pragmatico. Che sia l’uomo giusto per un Milan che ha tanti fantasisti è tutto da vedere. Difficile immaginare Leao e Pulisic correre all’indietro per difendere. Complicato chiedere a Rejinders di rinculare per fare il terzo centrale e non proporsi in avanti. Allegri è l’uomo che ha costretto Dybala a rincorrere difensori a discapito del suo talento, giusto per dirne uno.
Tuttavia, è anche quello che si è caricato la Juve sulle spalle nel momento della crisi societaria. In una società come il Milan, dove non si capisce chi comanda, Allegri sarebbe il perfetto parafulmine. La sua presenza però, significherebbe un ridimensionamento del ruolo di Ibra, tra l’altro ex giocatore di Max. Difficile che il tecnico di Livorno accetti ordini da uno che era già abituato a mettere in riga quando lo allenava. Insomma: i dubbi sull’Allegri bis al Milan ci sono. Tuttavia, è chiaro che se il Milan attuale ha bisogno di una figura forte che prenda per mano la squadra spaurita che attualmente va in campo.
Davide Luciani
















