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Alessandro Bastoni – La Serie: il regista occulto dell’Inter
Alessandro Bastoni ha disputato una grande gara con il Feyenoord nel ruolo di esterno mancino, confermando le sue qualità

Alessandro Bastoni nella gara contro il Feyenoord ha dato prova una volta di più delle su sue doti. Inzaghi, costretto a fare a meno in un colpo solo di Dimarco, Carlos Augusto e Zalewski, ha schierato l’italiano esterno di centrocampo, posizione inedita per lui. A Rotterdam, il centrale ha mostrato di non soffrire il cambio di posizione. Che Bastoni sia il centrale più tecnico dell’Inter non è una novità, ma la maturità mostrata dall’italiano lo rende di fatto uno dei difensori più forti d’Europa.
Bastoni, orgoglio d’Europa
Per anni si è discusso se Alessandro Bastoni fosse o meno un centrale valido. Alcuni critici lo attaccavano con l’accusa di “essere buono solo con la difesa a 3”. Secondo questo giudizio, il centrale dell’Inter in una difesa a 4 avrebbe fatto fatica. In Nazionale, l’interista sta smentendo queste critiche. E’ indubbio che Bastoni per tecnica sia il miglior centrale italiano. La sua capacità di leggere l’azione e anticipare gli attaccanti, unita ad una tecnica di base molto buona, lo rendono il regista arretrato dell’Inter. Lo si è visto anche ieri sera. Il modo in cui ha giocato al posto di Dimarco ha messo in evidenza un giocatore con una maturità e una convinzione fuori dal comune.
Su di lui da tempo si sono posti gli occhi della Premier League. Manchester City, United e Chelsea da tempo gli fanno la corte. Qualche anno fa sembrava che il suo addio all’Inter fosse arrivato. Lui, però, si impuntò e decise d restare. Ad oggi la scelta si è rivelata felice. Bastoni è diventato il giocatore irrinunciabile per Inzaghi. Probabilmente è il meno appariscente dei giocatori dell’Inter, ma la sua capacità di interpretare la gara nella doppia fase lo rende l’unico insostituibile della squadra. Inzaghi lo sa e cerca di preservarlo. Non a caso Bastoni è anche uno dei giocatori più sostituiti da tecnico: 18 volte su 25 gare dall’inizio.
Difficile che i nerazzurri decidano di privarsene, ma l’interesse europeo certifica lo status internazionale che ha raggiunto Bastoni.
Davide Luciani
















