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Cristiano Giuntoli: la rivoluzione dannosa dell’uomo della rinascita

La gestione di Cristiano Giuntoli alla Juventus suscita più di una perplessità tra tifosi e critica e c’è chi chiede la sua testa

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Giuntoli ha fallito alla Juventus

Cristiano Giuntoli era sbarcato alla Juventus due anni fa per porre rimedio all’ecatombe economica e tecnica in cui era sprofondata la società. C’erano giocatori vecchi con stipendi spropositati da rimpiazzare, una rosa da ricostruire e, soprattutto, era necessario riportare la Juventus a vincere. Per fare questo il piano era anzitutto liberarsi dell’allenatore che in quel momento sedeva in panchina, Allegri. Giuntoli arriva alla Juventus come uomo di John Elkann dopo aver portato il Napoli a rivincere uno scudetto dopo oltre trent’anni. I tifosi juventini si aspettavano che, con il nuovo corso, la società tornasse ad essere competitiva e aveva accolto anche positivamente l’esonero di Allegri. Il primo anno, infatti, Giuntoli aveva fatto poco e nulla, anche se, gli unici due acquisti arrivati (Djalò e Alcaraz) si erano rivelati clamorosi flop. Questa stagione doveva essere quella della rinascita, ma si sta trasformando in una disfatta.

Le colpe di Giuntoli

Cristiano Giuntoli questa estate ha iniziato una vera e propria “caccia ai fedelissimi di Allegri”. La Juventus del nuovo corso si è liberata in un colpo solo di Szczesny, Alex Sandro, Rugani, De Sciglio, Kean e Kostic e avviato una “guerra fredda” con Danilo, conclusa con la risoluzione del giocatore a gennaio. I nomi arrivati nelle due cessioni di mercato sono 13. Alcuni sono stati strapagati come Koopmeiners e Douglas Luiz, altri sono arrivati in prestito con diritto di riscatto, come nei casi di Kalulu, altri ancora in prestito secco, come Conceicao e Muani.

Tra questi 13 giocatori, c’è un solo italiano. Parliamo di Di Gregorio, arrivato perchè Giuntoli doveva far fuori Szczesny, attualmente portiere titolare del Barcellona. Quaranta milioni sono stati spesi per Nico Gonzalez, giocatore reduce da tre annate in chiaroscuro alla Fiorentina e che anche ieri ha confermato di essere inadeguato alla squadra bianconera. Gonzalez, per la cronaca, è un attaccante esterno destro, ruolo in cui la Juventus aveva Soulè, giocatore che avrebbe pesato zero per le casse bianconere. A gennaio per prendere un centrale si è scelti di spendere 18 milioni per Kelly, mediocre inglese che il Newcastle aveva prelevato a zero dal Bournemouth questa estate, per tenerlo costantemente in panchina. Il Bournemouth è la squadra a cui la Juventus in estate ha ceduto Hujisen per 18 milioni, giusto per dire.

I tre esempi fatti sopra evidenziano una gestione folle e senza logica da parte di Giuntoli. L’uomo che era stato preso per valorizzare i giovani ha venduto tutta la NextGen vendibile per rimpiazzarla con gente a caso. In questa sede inutile parlare anche della scelta di puntare su Motta, ancora acerbo per una piazza come quella bianconera. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La disfatta in Coppa Italia è solo l’ultima di una squadra che non è cresciuta minimamente da questa estate. Giuntoli continua a parlare di progetto da portare avanti, ma i risultati non si vedono. I dubbi sulla sua gestione cominciano ad essere troppi.

Davide Luciani

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