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Osservatorio

Juventus, Motta di corto muso. Torino, la vittoria della liberazione.

Il quarto successo consecutivo della Juventus lancia i bianconeri al quarto posto solitario, staccando la Lazio

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Vlahovic

La Juventus di Motta ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva, la sesta nelle ultime 10, ergendosi al quarto posto solitario con due punti di vantaggio sulla Lazio. Vero che in questo periodo i bianconeri sono stati eliminati dalla Champions League ad opera del non irresistibile Psv Eindhoven, sconfitta che brucia in maniera particolare perché si partiva dal 2-1 per i bianconeri, ma qualcosa di buono inizia a vedersi. Contro il Cagliari è tornato al gol Vlahovic e per uno spezzone di gare si è vista anche la coppia tra il serbo e Kolo Muani. Orta, con una gara a settimana c’è da aspettarsi di più. Lunedì in caso di vittoria sul Verona e di pareggio tra Napoli e Inter i bianconeri potrebbero trovarsi a -6 dalla vetta. Utopia?

Il Torino con la vittoria sul Milan ha tirato un sospiro di sollievo. Il successo è stato una liberazione per una squadra che nelle precedenti 9 gare aveva vinto solo una volta. Lo ha fatto con una partita sofferta dove ancora una volta ha brillato Milinkovic-Savic. Il serbo è al quarto rigore parato su cinque affrontati. Questa gara potrebbe segnare una sorta di spartiacque per i granata. Finora la gestione Vanoli è stata caratterizzata da alti e bassi. Ogni volta che la squadra era chiamata a fare il salto di qualità, finiva per deludere. Ora ci si attende che le cose cambino.

La nuova era di Motta

Thiago Motta ha centrato per la prima volta quattro vittorie consecutive in campionato. Tre di queste sono arrivate con lo scarto di un gol. Inutile dire che la critica si sia scatenata parlando di “corto muso” e paragonando l’allenatore italo-brasiliano ad Allegri. Il “giochino” comincia ad essere stancante anche perché Alegri ha mostrato continuamente la sua mancanza di coraggio nel lanciare giovani. In ogni caso, Motta sa che il tempo a sua disposizione sta scadendo e “le vedove di Max” sono in aumento.

L’esperimento adottato a Cagliari, ovvero la mezz’ora in cui contemporaneamente hanno giocato Kolo Muani e Vlahovic, potrebbe anche essere una svolta per il futuro. In questo momento la squadra è obbligata a dare una svolta alla propria stagione perchè senza qualificazione Champions sarebbe un fallimento. Serve dunque inanellare una serie di risultati positivi. Puntare allo scudetto è oggettivamente utopistico visto che ci sono comunque tre squadre da scavalcare, ma i bianconeri hanno l’obbligo di vincere più gare possibili e ritrovare quel DNA bianconero che sembrava perduto.

La rinascita di Vanoli

Il Torino di Vanoli nelle ultime 12 gare ha perso solo le 2 gare con il Bologna di Italiano. Nello stesso periodo ha però vinto solo con Cagliari e Milan. Nelle ultime 15 gare oltre alle due formazioni sopra citate ha sconfitto solo l’Empoli. Un ruolino di marcia tutt’altro che esaltante che, però, potrebbe cambiare ora. Il nuovo modulo ha portato certezze, la squadra sembra essersi finalmente ritrovato, ma ora serve dare continuità.

I granata sono attualmente nel gruppone di squadre che è tranquilla per quel che riguarda la retrocessione, ma troppo lontana per sognare l’Europa. Cinque punti sopra i granata c’è l’Udinese che lo scorso anno lottava per non retrocedere. Gli uomini di Vanoli devono uscire da quella mediocrità che li ha fin qui contraddistinti. Occorre uno step anche mentale per inanellare una serie di vittorie in grado di riaccendere un po’ la fiammella del tifo. La prossima gara con il Monza sarà una sorta di crash test per capire cosa sia veramente la squadra di Vanoli.

Davide Luciani

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