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David Neres: la bocca di fuoco spenta del Napoli

David Neres è ormai stato ufficialmente nominato l’erede di Kvara. Il brasiliano si è guadagnato la stima di Conte che, perso il georgiano, ha deciso di puntare sull’ex Ajax che fino a quel momento era stato quasi sempre usato a gara in corso. Neres ha risposto bene alla nuova responsabilità, diventando subito un punto fermo. Tuttavia, il brasiliano ha dimostrato scarsa confidenza con la rete. Sono appena 2 le reti in 20 gare di campionato. Un dato che evidenzia le difficoltà dell’ala ad essere incisivo otto rete. Come se non bastasse, l’infortunio accorso nell’ultima gara lo terrà fuori per circa tre settimane, costringendo Conte a pescare un sostituto tra i meno utilizzati della rosa.
Neres e il problema gol
David Neres è senza dubbio un’ala devastante in grado di saltare avversari come birilli e mettere palloni invitanti in area. Purtroppo il suo limite è quello di vedere poco la porta. In carriera, tolta la stagione 2017/2018, non è mai andato in doppia cifra. Il suo stile di gioco lo porta più a cercare l’assist che il gol. Per questo gli azzurri risultano spesso troppo sterili in attacco. Tolto Lukaku, in attacco nè Neres, nè Politano danno le necessarie garanzie in fase realizzativa. Meno male che ci sono McTominay e Anguissa, altrimenti la situazione sarebbe peggiore.
L’infortunio accorso a Neres apre ora la corsa alla successione. Il favorito è Raspadori, uno dei tanti giocatori sottoutilizzati da Conte. L’italiano se la dovrà vedere con Ngonge e Okafor. Uno di questi tre dovrà garantire quella qualità che ha fornito il brasiliano. Se poi riuscirà a segnare con più frequenza, tanto meglio. I dubbi sulla sostituzione del brasiliano, però, sono parecchi. Nessuno dei tre sopracitati ha lo scatto dell’ex Benfica, nè la capacità di servire i compani con facilità. Conte, dunque, ora è nei guai, ma il Napoli ha bisogno di gol.
Davide Luciani
















